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Data: 14/01/2024
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

TERAMO Provincia, ecco il piano per la grande viabilità: «Servono 670 milioni» Priorità al completamento della pedemontana tra Ascoli e Pescara D'Angelo punta sui fondi regionali: «Ci sono 1,7 miliardi da assegnare»

Il prossimo governo regionale, che uscirà dalle verdetto elettorale del 10 marzo, sarà determinante per la grande viabilità teramana. La Provincia dunque batte cassa in anticipo e mette in conto la richiesta di 670 milioni. È la somma inserita nel bilancio di previsione, da approvare dopo il rinvio di inizio dicembre, che il consiglio sarà chiamato ad approvare da qui a breve. Si tratterà del primo atto fondamentale adottato dalla nuova maggioranza, emersa dalla tornata elettorale di secondo livello del 17 dicembre, che sostiene il presidente Camillo D'Angelo. La viabilità resta uno dei punti cardine dell'attività amministrativa della Provincia e le risorse da introitare saranno destinate a una serie di interventi di cui due ritenuti di particolare importanza.Il più significativo è il completamento della pedemontana che dall'Ascolano sbuca nel Pescarese creando un percorso parallelo all'asse viario adriatico. «Verso nord manca solo il tratto Garrufo-Sant'Onofrio che però è già finanziato dall'Anas», spiega D'Angelo, «e partirà con la fase esecutivo non appena sarà chiuso il ricorso sull'affidamento dell'appalto». Resta da realizzare la parte sul versante opposto. Si tratta di circa nove chilometri da Capsano, dove s'interrompe la strada a scorrimento veloce, fino a Bisenti. «È un intervento fondamentale non solo per creare un'alternativa alla viabilità lungo la costa», evidenzia D'Angelo, «ma anche per ridare centralità a Teramo capoluogo e sostenere l'economia delle aree interne tramite un collegamento più veloce con Ascoli e Pescara». Per questo intervento la Provincia punta a ottenere 400 milioni. Il completamento della pedemontana farebbe il paio con l'allestimento del quarto lotto della Teramo-mare. «L'opera non è di nostra competenza, ma la stiamo seguendo», rileva il presidente, «è in fase di progettazione esecutiva e dunque dovrebbe arrivare presto a compimento». La Provicia è pronta a investire 21 milioni per realizzare un ponte tra le zone industriali di Roseto e Pineto. «Manca un raccordo diretto e i camion che vanno da un'area all'altra sono costretti ad attraversare la statale 16», evidenzia D'Angelo, «con disagi per il traffico e per la popolazione soprattutto durante il periodo estivo». A questi si aggiungono altri interventi minori che portano il conto per il prossimo triennio a 670 milioni. Per ottenerli la Provincia punta sul fondo di sviluppo e coesione territoriale gestito a livello regionale. «Da assegnare ci sono 1,7 miliardi», fa notare D'Angelo, «che andrebbero ripartiti equamente tra i territori». Il progetto della pedemontana, secondo il presidente, risponde in pieno alle finalità che devono perseguire dagli interventi finanziabili. «Non c'è altra opera che garantisca maggiore sviluppo e coesione territoriale», precisa, «ma la questione è anche politica». D'Angelo mette le mani avanti. «Se i fondi vanno in gran parte al Pescarese, resteremo sempre il fanalino di coda», osserva il presidente, «per cui i nostri rappresentanti in Regione dovrebbero recepire queste istanze e portarle avanti». Il momento decisivo sarà dopo le elezioni. «Il fondo andrebbe ripartito entro gennaio», conclude D'Angelo, «ma con il voto fissato a marzo, se ne riparlerà più avanti: contiamo di avere le risposte attese».


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