TERAMOTeramo è pronta per accogliere, dopo 15 anni, la visita del presidente della Repubblica. Sergio Mattarella oggi arriverà in elicottero a Scapriano intorno alle 10,30 per poi arrivare al campus di Coste Sant'Agostino in auto. Qui presenzierà all'inaugurazione dell'anno accademico dell'ateneo nell'aula magna Benedetto Croce. Accanto a lui ci sarà anche il ministro dell'Università e della Ricerca Gaetano Manfredi. La cerimonia inizierà con i saluti del ministro e la relazione del rettore Dino Mastrocola. Seguiranno una serie di interventi degli organi accademici e al termine il rettore emerito Luciano D'Amico terrà la prolusione dal titolo "Finalità e vincoli nell'economia d'azienda".Poi il capo dello Stato lascerà la cerimonia e in auto scenderà da Colleparco fino a piazza Garibaldi e da qui lungo corso San Giorgio, fino ad arrivare a piazza Orsini. L'arrivo è previsto, davanti al duomo, alle 11,30. Qui troverà ad accoglierlo un folto gruppo di studenti rappresentativo di tutte le scuole della città, il sindaco Gianguido D'Alberto, il presidente della Provincia Diego Di Bonaventura e il governatore Marco Marsilio. Il vescovo Lorenzo Leuzzi aspetterà Mattarella nella cattedrale e lo accompagnerà nella visita insieme a una storica che farà da guida. E' questo il programma della giornata teramana del presidente, messo a punto ieri in quattro riunioni fra le autorità cittadine, lo staff del cerimoniale del Quirinale e le forze dell'ordine. Ieri mattina prima c'è stata una riunione del Coc per coordinare sicurezza e vigilanza. Poi si è svolto un sopralluogo all'università, un altro al duomo e infine nel pomeriggio un briefing in prefettura, sempre con lo staff del Quirinale arrivato a Teramo ieri mattina.«Tutto è pronto ad accogliere con un forte abbraccio il presidente», commenta il sindaco Gianguido D'Alberto, reduce dalla serie di incontri, «un'accoglienza che vuole rimarcare lo straordinario valore della visita. È significativo il luogo in cui ho chiesto che venisse in città: lì possiamo rappresentare tutte le nostre difficoltà e tutte le nostre straordinarie potenzialità. Infatti la cattedrale è una delle nostre più importanti, significative bellezze, che appartiene alla storia della nostra città. Nella stessa piazza però il presidente vedrà anche il simbolo di una ricostruzione che non c'è, visto che il municipio si trova nello stesso stato in cui siamo stati costretti ad abbandonarlo. Tutto questo per una responsabilità delle istituzioni, a causa anche di norme inadeguate».Il sindaco ha ben chiaro il messaggio che vuole trasmettere a Mattarella. «Presenterò la sofferenza della nostra comunità, ma anche di tutto il cratere sismico, alla più alta carica dello Stato. C'è la necessità di un'assunzione chiara di responsabilità di tutte le istituzioni, e nessuno lo può fare di più del presidente della Repubblica. La sua presenza deve assumere una valenza significativa sotto questo aspetto. Teramo sarà il luogo in cui "l'istituzione delle istituzioni" vedrà e si farà portatore delle esigenze del nostro territorio. E poi ci saranno i ragazzi, il nostro futuro, che potranno vedere il presidente e cogliere il senso delle istituzioni. Tutto questo è stato possibile grazie all'Università: segna una connessione forte fra la città e il suo ateneo. Teramo, non a caso, deve recuperare un'altra vocazione, quella di città universitaria».