Data: 10/11/2022
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Telefonini alla guida prima causa di incidenti in città. Report Aci-Istat punta il dito contro i conducenti distratti poi il mancato rispetto della precedenza e l'alta velocità
Ma a difendere la categoria degli autisti di mezzi pubblici è Aurelio Di Eugenio, segretario organizzazione Filt Cgil Abruzzo-Molise Non allenta la presa il fenomeno dell'uso degli smartphone a bordo di auto ed anche di mezzi pubblici, sicché la brutta abitudine di messaggiare, di consultare App e navigatori, oppure di telefonare semplicemente, resta la prima causa di incidente sulle strade teramane e nazionali. Lo studio congiunto Aci-Istat ha indicato che l'origine dei sinistri vede al primo posto guida distratta, poi il mancato rispetto della precedenza o di un semaforo, al terzo posto c'è la velocità elevata.
Sono le undici a Teramo, in Via Savini un uomo alla guida compulsa nervosamente il suo cellullare e al contempo dà di clacson nel traffico impazzito. In Piazza Garibaldi qualcuno ha adagiato il dispositivo tra collo e spalla, altri invece fanno uso di vivavoce e auricolari, come prevede la legge. Due moto della polizia locale nei pressi del tribunale fanno inversione di marcia ed inseguono un suv bianco il cui guidatore era pacificamente al telefono: lo bloccano e parte il verbale che a detta del codice della strada ammonta tra i 166 euro e i 660, con la decurtazione immediata di 5 punti dalla patente in caso di recidiva entro due anni, scatta la sospensione della patente da 1 a 3 mesi. Se un'auto dinanzi a voi zigzaga in maniera anomala quasi certamente c'è un guidatore alle prese con uno smartphone.
BUS - Non sono esenti nemmeno gli autisti dei mezzi pubblici. Vincenzo ha segnalato il caso di un autista di un mezzo Team che, lungo Circonvallazione Spalato, nei pressi dello stadio, «stava per provocare un incidente nei confronti della mia auto perché a bordo del camioncino stava usando il cellulare e si era distratto. Ho denunciato il fatto alla sede di Via Delfico ma poi non ho saputo più nulla ed il centralinista è stato vacuo sull'argomento. Sugli automezzi che tornano da Piazza San Francesco verso la montagna teramana tre studenti a bordo usano il loro smartphone solo per ascoltare musica ma non hanno visto autisti telefonare: «Ogni tanto ricevono telefonate con gli auricolari» asseriscono. A pochi passi un'anziana chiede loro gli orari del bus «dal momento che si lamenta la donna - non vi sono orari cartacei in vista da poter consultare».
CATEGORIA - Ma a difendere la categoria degli autisti di mezzi pubblici è Aurelio Di Eugenio, segretario organizzazione Filt Cgil Abruzzo-Molise: «Premettendo che le aziende di trasporto sono inflessibili dinanzi alle segnalazioni di casi di autisti beccati alla guida dei mezzi pubblici coi cellulari, devo però segnalare il fatto che gli stessi rischiano l'incolumità, assieme a quella dei trasportati, dinanzi a guidatori di auto private distratti dall'uso dei cellullari. Si riporta sempre la notizia dell'autista sorpreso con lo smartphone ma poco o mai di coloro che, dalla mattina alla sera a bordo dei mezzi, schivano quotidianamente incidenti per causa di incuria degli automobilisti: questo è un problema davvero reale e contingente». Potrebbero venire in soccorso le dashcam, le piccole telecamere a bordo dei mezzi più nuovi che monitorano diversi fenomeni stradali ma non solo. Difatti Di Eugenio sottolinea pure come negli ultimi tempi gli autisti siano stati fatti oggetto di violenza da parte di alcuni utenti «coi capolinea diventati terra di nessuno: aumentano così le aggressioni». Infine il comandante della Polizia Locale, Franco Zaina, dischiara che «il fenomeno resta vivo, sebbene più contenuto nei numeri degli anni passati, anche per via dei nuovi dispositivi Bluetooth: stiamo utilizzando molto le moto per combattere questa brutta abitudine perché sono più agevoli delle auto».
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