Data: 24/08/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Taxi, Masci contro Marsilio: Chieti vuole i clienti di Pescara.Il sindaco: «Sbagliato assegnare due stalli ai teatini. Si tenga conto delle dimensioni delle città».Fiorilli: «Decreto da impugnare davanti al Tar». E stamattina il primo cittadino andrà allo
PESCARA Il sindaco Carlo Masci non ci sta e risponde alla decisione del presidente della Regione Marco Marsilio, che ha ridistribuito gli stalli dedicati ai tassisti all'interno dello scalo aeroportuale di Pescara, assegnando due degli otto posti agli operatori della città di Chieti. «Tale scelta», rimarca il primo cittadino, «seppur assunta all'interno di un quadro normativo apparentemente lineare, consente ai tassisti teatini di utilizzare lo stallo aeroportuale e di acquisire, oltre ai viaggiatori che scendono nello scalo pescarese, anche clientela sul territorio comunale di Pescara, circostanza assolutamente vietata dalla legge. L' assegnazione, pertanto, non risolve in alcun modo quel dissidio che da decenni vede contrapposto il Consorzio dei Tassisti di Pescara e gli operatori teatini». Masci, in accordo con tutti i capogruppo di maggioranza Vincenzo D'Incecco, Zaira Zamparelli, Roberto Renzetti, Berardino Fiorilli, Adamo Scurti e Massimiliano Pignoli, stigmatizza la scelta, scaturita dopo la conferenza dei servizi indetta dal Comune di Chieti, l'Enac, la Saga e la Regione Abruzzo. «Si tratta di una decisione ritenuta assolutamente inadeguata per giungere a una corretta risoluzione del problema e disinnescare quella tensione che contrappone gli operatori all'interno dello spazio aeroportuale e che ha visto in passato anche episodi di aggressioni verbali e fisiche», prosegue. «Confido pertanto in un percorso diverso che tenga presente sia la dimensione urbanistica della città di Pescara, nella quale confluisce la gran parte dei percorsi che partono dall'aeroporto Liberi, sia in un una regolamentazione precisa che impedisca ai tassisti di Chieti di poter utilizzare l'area della clientela pescarese».Sul punto interviene anche il vice presidente del consiglio comunale Fiorilli: «L'aver assegnato ben due postazioni taxi fisse a Chieti all'interno dell'aeroporto di Pescara è stato un grave errore da parte del presidente Marsilio che, purtroppo, non ha compreso di aver favorito un cavallo di Troia. Quella presenza, oggi avallata dalla Regione Abruzzo, causerà sovrapposizioni del servizio, ingerenze, confusione tra i clienti che, una volta atterrati, avendo bisogno di un mezzo per raggiungere la propria meta, non possono preoccuparsi di capire la differenza tra un taxi pescarese o uno che non lo è, e soprattutto determinerà una concorrenza sleale difficilmente controllabile». Poi continua: «Avevamo chiesto al governatore Marsilio di aprire una riflessione collettiva e approfondita, prima di assumere qualunque decisione di merito, inviandogli, peraltro, anche un ordine del giorno votato dal consiglio comunale di Pescara. Purtroppo tale riflessione non c'è stata e oggi ci ritroviamo con un decreto sbagliato che, con molta probabilità, verrà nuovamente impugnato al Tar dai tassisti pescaresi». E conclude: «Sarebbe un errore ridurre la polemica a una sterile guerra di campanile: qui non si tratta di far prevalere una città sull'altra, ma di far rispettare le regole non creando lo spazio per possibili equivoci o libere interpretazioni della norma». Intanto, questa mattina Masci sarà in aeroporto per incontrare il presidente della Saga Enrico Paolini. Non si esclude una visita ai tassisti. Download 24 agosto 2019 - il centro.pdf |
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