TERAMO La disdetta degli accordi di secondo livello per gli addetti al trasporto pubblico locale di Teramo a partire dal primo aprile, annunciata da Baltour, scalda i sindacati e i lavoratori e apre una fase di pre-agitazione. La riunione che c'è stata nei giorni scorsi fra le parti non avrebbe dato esito rassicurante e così Cgil, Cisl, Cisal, Uil e Ugl hanno scritto alla Regione e alle istituzioni teramane per ottenere un incontro urgente.A preoccupare è anche il nuovo regime di affidamenti dei servizi pubblici: «Siamo venuti a conoscenza, negli incontri avuti con alcune società private concessionarie di autolinee di trasporto pubblico locale, che l'amministrazione regionale ha inviato bozza di contratto di servizio e di Pef per l'affidamento diretto in proroga fino al 2026 dei servizi da esse esercitati», si legge nella nota inviata dai sindacati alla Regione, che continua: «Premesso che il settore in questione sta soffrendo, ormai da qualche anno, del continuo scadere della qualità del lavoro e della relativa remunerazione, sfociato in diverse disdette del contratto di secondo livello (vedi Ama, La Panoramica, Baltour), a cui si stanno sovrapponendo inasprimenti delle norme del settore, siamo ad evidenziare l'interesse diretto delle scriventi ai contenuti dei contratti che avranno certamente ricadute sui lavoratori del settore. In particolare per quanto riguarda il livello occupazionale, con aumenti di produttività che incideranno sugli organici e sul livello retributivo».