Molto più di una tassa occulta. I T-red, vale a dire i famigerati semafori intelligenti dotati di telecamere sparamulte, stanno arricchendo le casse dei Comuni come una lotteria infinita, traducendosi per l'utenza in un salasso il più delle volte illegittimo, oltreché ingiusto, per gli utenti professionali della strada: autisti di bus e mezzi pesanti. Il decreto ministeriale del 27 ottobre scorso, denuncia infatti la Cgil, individua caratteristiche, requisiti, modalità e termini per l'installazione dei dispositivi countdown nei semafori stradali, includendo negli ambiti di applicazione impianti semaforici nuovi ed esistenti, ma soprattutto individuando in cui l'installazione dei countdown è obbligatoria o a discrezione degli enti proprietari o gestori delle strade. «Per tali motivi - si legge in una nota dei segretari regionale e provinciale Aurelio Di Eugenio e Patrizio Gobeo - la Filt Cgil Abruzzo Molise, a tutela dei conducenti dei mezzi pesanti (autobus e camion), ha indirizzato una nota alle Prefetture presenti sul territorio, ai presidenti delle Province e al presidente di Anci Abruzzo, evidenziando da un lato il problema della breve tempistica del "giallo" abbinata alla rilevante lunghezza dei mezzi pesanti, fattori che messi insieme, non consentono infatti di liberare completamente l'incrocio, né di effettuare brusche ed improvvise frenate che potrebbero minare l'incolumità dei passeggeri o danneggiare la merce trasportata».