Data: 12/02/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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T-red, multe salate agli autisti dei bus. L'azienda si rivale sul dipendente, i sindacati chiedono un incontro urgente. «I mezzi pubblici penalizzati dalle corsie troppo strette. Gia' informato il Sindaco Masci»
Le pesanti sanzioni non risparmiano il personale di Tua. Patrizio Gobeo, Filt Cgil: «Impugneremo i verbali, chi guida per lavoro non può perdere 138 euro e 2 punti sulla patente» Le salatissime multe dei semafori T-red non risparmiano gli autisti di Tua: tutta colpa delle corsie troppo strette per i bus, le preferenziali e non solo. Basta che una gomma vada oltre il limite e l'occhio telematico del T-red segnala la violazione che fa scattare la multa. Situazioni intollerabili per i sindacati dei trasporti che hanno già sollevato il caso, informando il sindaco Masci, e che annunciano: «Impugneremo i verbali».
Sono quasi tredicimila i verbali già emessi per infrazioni registrate dalle telecamere agli incroci di piazza Duca d'Aosta e di piazza Le Laudi - il dato è stato diffuso dal consigliere regionale Pd Antonio Blasioli in una recente conferenza stampa -. Un dato solo parziale perché riferito alle prime multe recapitate ai malcapitati automobilisti, colti in fallo non solo e non tanto per il passaggio con il rosso quanto per aver fermato la vettura sopra o anche di poco oltre la striscia bianca oppure ancora per aver cambiato corsia in prossimità del semaforo, varcando la linea bianca continua. Ma nessuno poteva immaginare che a finire nella lista nera degli indisciplinati potessero essere anche gli autisti degli autobus.
«Sono almeno una quindicina i verbali recapitati ad autisti di Tua, con sanzioni per 138 euro più la perdita di due punti sulla patente - commenta indignato Patrizio Gobeo, segretario provinciale della Cgil Trasporti -. Non ho nulla da obiettare se un autista di bus passa con il rosso, ma il discorso cambia di molto se la contestazione riguarda l'uscita dalla corsia. Gli autobus sono larghi 2 metri e mezzo, più gli specchietti, mentre in molti casi le corsie sono più strette ovvero non a norma e non consentono spazi per un'agevole manovra ai mezzi del trasporto pubblico». Gobeo accetta scommesse e sfida a misurare l'ampiezza delle corsie, sicuro di avere ragione da vendere. In caso di multa, l'azienda verifica il numero del mezzo e dell'autista alla guida in quel turno, quindi si rivale sul dipendente responsabile dell'infrazione. «Una multa di 138 euro pesa enormemente sullo stipendio di chi per professione è alla guida del mezzo pubblico, ecco perché chiediamo al sindaco e all'amministrazione comunale di porre subito rimedio a queste situazioni annullando i verbali o li impugneremo» ha spiegato ancora Gobeo. Probabile ci sia chi ne ha presi più di uno.
Le multe del T-red agli autisti di autobus non sono certo un problema soltanto pescarese: basta avventurarsi sul web per leggere di casi analoghi in altre città italiane, con corollario di proteste sindacali e ricorsi al prefetto. «Masci ha promesso che avrebbe provveduto a far eliminare le multe ma a tutt'oggi non abbiamo ancora avuto riscontro» prosegue Patrizio Gobeo, sicuro di rappresentare tutti i sindacati dei trasporti in questa battaglia. «Prendiamo decisioni insieme con Cisl e Uil, ritengo ci sia intesa anche su questi temi» ha aggiunto.
Il punto più critico, a suo dire, è quello sorvegliato dal T-red a piazza le Laudi «dove non solo la corsia al semaforo è stretta, ma spesso e volentieri ci sono auto in sosta vietata ad ingombrare il passaggio, per cui un autista è obbligato ad allargarsi con il bus per superare l'ostacolo e proseguire la corsa. E tanto basta a far scattare la foto che vale la multa». Da qui la reiterata richiesta di confronto tra sindacati e amministrazione comunale.
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