La tratta, per rimanere in tema, è stata lunga: anni, anzi decenni. Perché di esternalizzare il servizio di trasporto pubblico a Sulmona si parla da tempo immemore. Questa volta, però, il dado sembra essere tratto: il Comune dovrebbe chiudere la partita ad aprile, uscendo, finora mosca bianca, dalla gestione diretta del servizio. Lo scoglio più difficile sembra essere stato superato, quello cioè della contrattazione sindacale e del destino degli undici autisti in forze oggi al Comune: la maggior parte verranno riassorbiti da Tua, la società pubblica a cui la Regione, che dal Comune riceverà flotta e oneri, affiderà il servizio, gli altri dovrebbero invece rimanere all'interno di palazzo San Francesco. Senza perdere completamente il ruolo di autisti, tanto più che il Comune in autonomia, come sta già facendo, è intenzionato con i due mezzi che terrà per sé (quelli comprati con il Masterplan), a coprire le corse domenicali, attualmente fuori dal calendario del Tpl.
Il passaggio in Tua sarà comunque migliorativo per i dipendenti: dalla Regione arriva innanzitutto la garanzia della sede, che non cambierà, cioè, e che resterà, almeno come base di partenza, quella di Sulmona; ma soprattutto ne gioveranno le buste paga, perché il passaggio dal Comune al contratto Tua, permetterà uno scatto di oltre cento euro mensili in busta paga e un'ulteriore mensilità, la quattordicesima, attualmente non contemplata nel contratto con palazzo San Francesco. Domani i sindacati illustreranno le nuove condizioni ai lavoratori. L'accordo raggiunto poi darà il via libera alla cessione (o meglio alla riconsegna) del servizio alla Regione, previo passaggio in commissione Trasporti e quindi in consiglio comunale, passaggio che dovrebbe essere concluso nel giro di un mese.
Il Comune dal canto suo ci guadagna in prospettiva, anche perché la maggior parte dei mezzi della sua flotta essendo Euro3 dal prossimo anno non potranno più circolare. Alla Regione, e quindi a Tua, verranno passati infatti solo sei bus, alcuni di ultimissimo acquisto, mentre il resto della flotta dovrà essere rottamata. "Miglioreremo anche il servizio e la sua efficienza spiega l'assessore Elio Accardo perché le corse urbane si incastreranno con quelle extraurbane per un servizio più capillare e puntuale. Per noi terremo due bus che utilizzeremo soprattutto a fini turistici: per servire la stazione e il centro la domenica e per rispondere alla crescente domanda dei viaggiatori della Transiberiana d'Italia".