«L'alta velocità è una grande opportunità che nessuno vuole perdere, ma si devono ascoltare i territori». È la visione comune ribadita dai sindaci di Chieti, San Giovanni Teatino e Manoppello, Diego Ferrara, Giorgio Di Clemente e Giorgio De Luca, che ieri hanno fatto il punto sulla battaglia che li vede impegnati accanto ai cittadini. Assicurano che agiranno insieme, con gli omologhi di Alanno e Scafa, per confrontarsi con Rfi e chiedere le attese modifiche a un progetto che prevede, tra l'altro, di abbattere oltre 60 abitazioni fra Brecciarola e Manoppello per raddoppiare la ferrovia Pescara-Roma. E insieme si preparano al confronto con Rfi, in programma lunedì, in un consiglio comunale aperto all'auditorium Cianfarani. L'obiettivo è riuscire a evitare le ruspe, ma sfruttare la linea diretta all'interporto, così da agevolare anche il trasporto merci. «Parliamo di un progetto indiscutibilmente utile - ha sottolineato Ferrara - ma che va inserito in un contesto urbanistico, sociale e oggettivo che non può essere trascurato. Per questa ragione ci uniamo e abbiamo dato uno scenario ampio al confronto, affinché questo arrivi e perché in tempi brevi si capisca come ottimizzare competenze e lavoro». Come ha ribadito Di Clemente, l'obiettivo non è «bloccare il progetto, ma modificarlo perché diventi attuabile. A San Giovanni Teatino la battaglia è iniziata dal tempo del sottopasso ferroviario, opera di Rfi che fu bloccata dopo una mobilitazione. Il raddoppio, così com'è oggi concepito, sventrerebbe il nostro centro urbano già frammentato dalla presenza di altre infrastrutture, per questo dobbiamo trovare un'alternativa». Anche Manoppello combatte da mesi per favorire una variante al progetto: «Non riusciamo a comprendere perché non se ne tenga conto - dice De Luca - a fronte dell'eventualità di sbancare 60 abitazioni. Si tratta di un progetto vidimato da Rfi stessa, che risolverebbe tanti problemi».