Trasporti in Sicilia al tempo del Covid-19: si cambia. Da oggi stop al distanziamento sociale sui bus urbani, ma rimane l'obbligo di indossare la mascherina. In sintesi la nuova ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, per quanto riguarda, infatti, il trasporto pubblico locale, compresi compreso ovviamente anche quello marittimi: Da oggi sarà consentita l'occupazione di tutti i posti a sedere su aliscafi e navi diretti o provenienti da isole e arcipelaghi della Sicilia. Eliminato il distanziamento sociale, da oggi bus e treni potranno garantire ai passeggeri l'occupazione di tutti i posti disponibili ma con obbligo, appunto, di indossare la mascherina. C'è però da evidenziare un aspetto: da giorni infatti, soprattutto a Palermo i bus dell'Amat non è stato più garantito il distanziamento e nemmeno ci sono a bordo le limitazioni in prossimità degli autisti. Si tratta di una ordinanza composta da due articoli. Gli spostamenti infra ed interregionali non sono soggetti ad alcuna limitazione, resta l'obbligo di osservanza delle misure di contenimento del contagio. I controlli sanitari sui passeggeri in arrivo ed in partenza nei porti e negli aeroporti sono di competenza nazionale. Nel rispetto delle misure di prevenzione e al contenimento dell'infezione da Covid-19, da domani è consentita l'occupazione del 100% dei posti a sedere e in piedi per i quali il mezzo è omologato, in deroga all'obbligo di distanziamento interpersonale. Le misure si applicano anche al trasporto pubblico regionale e locale e ferroviario, e al trasporto pubblico non di linea e servizi autorizzati (taxi, noleggio con conducente, noleggio senza conducente, sia automobilistico che bus, autobus e bus turistici)». Per quanto riguarda i dati relativi all'epidemia c'è da evidenziare un fatto: si stanno svuotando i reparti ospedalieri. Nelle ultime 24 ore risultano ancora ricoverati 18 pazienti di cui 16 con sintomi e 2 in terapia intensiva. I positivi sono 135, uno in più registrato a Ragusa. In isolamento domiciliare ancora 117 soggetti. Stabile ancore e per fortuna il numero dei decessi, fermo a 282. Mentre i dimessi e guariti sono 2.674, mentre i casi totali sono 3.091. Per quanto riguarda, infine, i tamponi, finora dall'inizio dell'emergenza ne sono stati "processati" 217.147, ben 2.830 in più rispetto a giovedì.