ATESSA La Sevel di Atessa recupera vari gli stop produttivi con gli straordinari domenicali ma i lavoratori non possono usufruire dei bus e devono raggiungere la fabbrica con i propri mezzi. A denunciarlo è il sindacato Uilm: «La Regione Abruzzo lascia a piedi i lavoratori pendolari», afferma il coordinatore regionale Uilm Nicola Manzi, «la Regione non assicura il trasporto pubblico ai dipendenti della Sevel e a tutto l'indotto comandati a lavorare in straordinario ieri dalle 22 fino alle 6 di oggi». Secondo la siglia sindacale, non è la prima volta che accade: «Il servizio di trasporto pubblico», dice Manzi, «è stato negato anche il 27 ottobre e il 10 novembre, costringendo un numero incalcolabile di abruzzesi a utilizzare il proprio mezzo per recarsi a lavoro con i rischi della strada e i costi del viaggio», aggiunge il segretario regionale, «i governanti regionali e i politici non perdono occasione per elogiare le grandi fabbriche metalmeccaniche come la Sevel, la Honda, e altre aziende, quale motore trainante dell'economia regionale, poi, nonostante i ripetuti solleciti delle aziende interessate, non riescono neanche a garantire il trasporto pubblico ai pendolari». La Uilm mette a confronto le differenze tra le scelte dell'Abruzzo e quelle del Molise e sottolinea: «La Regione Abruzzo per la terza volta consecutiva lascia a piedi i suoi lavoratori mentre la Regione Molise ha garantito il servizio», dice Manzi. Di qui, l'appello per un cambio di rotta: «Auspichiamo», conclude il sindacalista, «che la Regione Abruzzo trovi immediatamente una soluzione a questo inspiegabile disservizio pubblico per garantire la sicurezza sulle strade e tutelare i lavoratori».