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Data: 22/01/2024
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Strada per Passolanciano, auto in coda ferme per ore

Tre chilometri di fila a Lettomanoppello, scatta la chiusura verso le piste da sci
In tanti costretti a tornare indietro. Il sindaco: ora la Regione metta i bus navetta


Ennesimo blocco stradale, ieri mattina, verso le piste da sci di Passolanciano-Maielletta. Tanti i turisti rimasti incolonnati, nell'attesa di trovare un posto auto per godersi una giornata di neve e sole con le famiglie, provenienti ieri anche dal Salento. «C'erano centinaia di macchine incolonnate per almeno tre chilometri che non avevano la possibilità di salire alle piste», dice il sindaco di Lettomanoppello Simone Romano D'Alfonso, «perché la questura ci ha obbligato a chiudere la strada che porta alla montagna; ovviamente è andata in tilt anche la viabilità locale. Ci sono persone che vengono da fuori regione e devono aspettare 2/3 ore prima di accedere alle piste da sci».Davanti al traffico bloccato e dopo i numerosi appelli alla Regione Abruzzo per allestire aree parcheggio e mettere a disposizione bus navetta, il sindaco ha perso la pazienza: «Sono arrabbiato, anzi arrabbiatissimo», ha detto in un video postato sui social. Una "denuncia" pubblica: «La Regione ci dica perché non vuole investire su questo comparto, perché non rilascia i 22 milioni di euro a disposizione dal 2016, per darci aree parcheggio o bus navette. Questa è l'ennesima domenica», così ha tuonato il sindaco, «che siamo qui a bloccare la strada per l'accesso alle piste, con le auto incolonnate provenienti anche dal Salento. Da qualche anno sono ormai evidenti i disagi per chi vuole raggiungere le piste di Passolanciano passando per la strada provinciale, che da Scafa sale verso Lettomanoppello, e da qui raggiunge la stazione sciistica. Non è più accettabile che ogni fine settimana, già da metà mattinata, questa strada venga chiusa e le famiglie che vogliono trascorrere una bella giornata in montagna, sono costrette a tornare a casa con tutte le difficoltà del traffico bloccato. Oltre il danno», ha proseguito il sindaco, «la beffa: il governo regionale ha ereditato un tesoretto di 22 milioni di euro dalla precedente giunta regionale a guida D'Alfonso, ma non lo ha utilizzato e questi sono i risultati. Non riusciamo a capire perché questa Regione, da quattro anni, è sorda ai nostri appelli e assente. Marsilio venga qui a spiegarci perché non vuole occuparsi di questo territorio. La Regione Abruzzo ci deve aiutare a risolvere questa situazione: hanno 22 milioni di euro disponibili da anni grazie al Masterplan ma non li spendono, mentre qui c'è una necessità reale, e siamo veramente arrabbiati nei confronti di questo ente sordo, vogliamo capire quali sono i lavori che si vogliono fare per rimediare a questa situazione». Nei giorni scorsi una prima risposta, era arrivata al sindaco D'Alfonso da parte dell'assessore regionale Daniele D'Amario che aveva spiegato: «Il progetto è stato oggetto di diverse elaborazioni, proprio per venire incontro alle esigenze delle comunità locali e del Parco nazionale della Maiella. E un'area, proposta dal Comune come zona posteggio, era stata bocciata dalla Sovrintendenza ai Beni Paesaggistici». Ma il sindaco non ci sta: «Adesso basta, la Regione con la sua immobilità sta mettendo in difficoltà anche il comparto commerciale oltre a quello turistico».


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