Che dalle prime idee e progetti siano passati vent'anni, è inconfutabile. Come lo è il fatto che sui destini della cosiddetta Strada parco continuano a giocarsi consensi politici nonché il futuro della città, fra visioni contrastanti. A percorrerla oggi - al momento in bici e a piedi, domani si vedrà - salta agli occhi uno stato che potrebbe, anzi dovrebbe essere migliorato. Ha il sapore dell'eterna incompiuta questa arteria già tracciato ferroviario, oggi realtà senza automobili, alle quali si riapre quando in estate si ripete puntuale l'annosa questione dei parcheggi. Nella visione dei favorevoli, destinata ad accogliere la filovia, in quella dei contrari, l'appello a mantenerla così com'è, senza altri mezzi visti come intrusi. «C'è un accordo tra Regione, Tua, e Comune di Pescara che prevede l'adeguamento di tutto il tracciato del Brt-Bus rapid transit lungo la Strada Parco. Al Comune di Pescara spettava la riqualificazione del lato monte, operazione alla quale l'amministrazione Alessandrini ha provveduto verso la parte finale del mandato: è stata sistemata la pista ciclabile come la parte riservata ai pedoni - spiega l'assessore alla Mobilità Luigi Albore Mascia -. Nel 2021 verranno installati i nuovi punti luce led, che miglioreranno sicuramente la qualità del percorso. La parte restante dei lavori, per un costo di circa seicentomila euro, è in carico a Tua, che ha già ricevuto a riguardo le prescrizioni ministeriali. Asfalti, pensiline, fermate tutto dovrà essere messo a punto se vogliamo arrivare all'avvio di esercizio del nuovo sistema di mobilità».Un nuovo sistema che preveda un collegamento dai grandi alberghi di Montesilvano fino alla stazione di Pescara vecchia, per poi proseguire su corso Vittorio Emanuele II- forse sulla bretella nell'area di risulta, si vedrà - per poi proseguire su viale Marconi. L'idea di Tua, a partire da settembre 2021, è di fa passare mezzi a metano sulla strada, in attesa dei sei Exquicity 18T che Tua è in procinto di commissionare. La consegna è prevista solo per giugno 2022. Asfalti, pensiline e fermate, quindi, attendono un restyling.
VANDALI E DEGRADOCiò che c'è al momento non si presenta al meglio e i lavori necessari - in parte avviati - dovranno mettere a posto tante cose. Già all'altezza del Conservatorio, ecco le prime pensiline sporche e con la seduta scomparsa, vandalizzata. E' solo l'inizio di via Castellamare Adriatico - questo il vero nome della strada parco - e nessuna delle pensiline presenti è stata risparmiata da vandalismo e incuria: fili scoperti, vetri rotti, scarabocchi a spray. Un asfalto rattoppato in più punti. All'incrocio con via Ruggero Settimo l'avvallamento dell'attraversamento pedonale si presenta così da anni e dopo Le Naiadi, avvicinandosi a Montesilvano, mancano gli attraversamenti ciclabili, con la via che intanto diventa viale della Liberazione. Soprattutto per l'asfalto saranno necessari lavori importanti, come pure per abbattere le barriere architettoniche, come ricorda con puntualità Claudio Ferrante, presidente dell'associazione Carrozzine Determinate. «Il ministero - ricorda - ha l'obbligo di far rispettare le norme e far abbattere tutte le barriere illegali costruite sulla strada parco». Un progetto, quello del passaggio di un mezzo da 18 metri sulla strada parco, contro il quale tuona il consigliere comunale Mirko Frattarelli: «I pescaresi si sono riappropriati di uno spazio che non avevano mai conosciuto libero, sicuro e lontano dalle auto e dall'inquinamento». L'ultima parola al Mit.