Data: 15/01/2024
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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STRADA PARCO Da oggi in funzione la filovia, tra un mese i primi viaggi prova. Parte l'elettrificazione del tracciato, appello della Tua sui pali: «Non toccate i cavi, neanche con i bastoni»
Attesa per le autorizzazioni, il direttore Di Pasquale annuncia: «Adesso partiamo con le verifiche» Ci sono voluti più di trent'anni tra annunci, promesse, polemiche, proteste e scontri giudiziari. Oggi si accende la filovia: alle ore 8 inizia l'elettrificazione della linea, circa 7 chilometri tra Pescara e Montesilvano. E, tra un mese, il primo filobus alimentato dalla rete elettrica sospesa su 191 pali potrebbe passare sulla strada parco. È un giorno storico sia per la Tua, l'azienda di trasporto regionale che si prepara all'inaugurazione attesa dal 1992, anno del primo stanziamento di fondi con la legge 211 intitolata "Interventi nel settore dei sistemi di trasporto rapido di massa", sia per il comitato Strada parco Bene comune che continua a segnalare irregolarità.VIA AI TEST «Oggi inizia l'elettrificazione della linea», conferma Maximilian Di Pasquale, direttore generale della Tua, «significa che le opere civili, cioè mezzi, strada, pali e cavi elettrici, diventano un'opera funzionante nell'insieme e ciò consentirà il passaggio di mezzi utilizzando la bifilare». Da oggi, recitano gli avvisi della Tua attaccati ai pali, «si deve evitare in modo assoluto qualsiasi contatto, anche indiretto, ed avvicinamento a distanza minore di 3 metri dalla linea aeree della filovia. Il contatto diretto od indiretto (anche a mezzo di bastoni, corde o simili) con i conduttori e gli isolatori delle linee aeree della Filovia è pericolosissimo». Si comincia con i test e presto, intorno al 15 febbraio secondo il cronoprogramma della Tua, i 6 filobus già acquistati potranno girare per la città in modalità prova: «In questo periodo saranno eseguite verifiche sul corretto funzionamento della linea e, dopo 200 chilometri di formazione proprio su quel tracciato, saranno abilitati alla guida i conducenti. Concluse queste operazioni», dice Di Pasquale, «gli enti preposti, a partire dall'Ansfisa, potranno dare, a seguito delle verifiche di legge, l'autorizzazione all'esercizio». Nel frattempo, dice Di Pasquale, «saranno ultimati i lavori sul tracciato, a partire dall'uscita del percorso vincolato in via Pellico per connettersi con la viabilità urbana».UN ALTRO RICORSO Nonostante, l'ultima presa di posizione del Consiglio di Stato - «All'area pubblica stradale (ricompresa nel demanio accidentale comunale) è stata ormai assegnata, sin dal 1999, un'irreversibile destinazione di "corridoio verde" ossia a mobilità innovativa e sostenibile al fine di contrastare l'elevato tasso di inquinamento urbano derivante dall'ingente volume di traffico veicolare anche a tutela della salute pubblica» - c'è un altro contenzioso aperto: un gruppo di residenti di Montesilvano ha fatto ricorso al Tar di Pescara contro la decisione del Comune di revocare i passi carrabili. Gli abitanti di un condominio da sei appartamenti all'altezza del PalaRoma, a Santa Filomena, e di tre abitazioni singole a Villa Verrocchio hanno chiesto l'annullamento, previa sospensiva, della determina dirigenziale della polizia locale che vieta il transito sulla strada parco e l'interdizione agli accessi carrabili esistenti. Ora è attesa per la decisione del Tar. Poco più di un anno fa, lo stesso Tar si era espresso sul caso della filovia ordinando lo stop ai lavori e denunciando «punti di conflitto», cioè pericoli che residenti, pedoni e ciclisti potrebbero incontrare lungo la strada parco con il filobus in transito. Con una sentenza di 61 pagine, il Tar aveva parlato di «criticità» e «grave lacunosità della valutazione» durante la fase del progetto. Una sentenza poi ribaltata al Consiglio di Stato. I CONTRARI «Il sindaco Carlo Masci consente (con personale "gaudio magno") l'accensione dell'impianto di elettrificazione della filovia "apocalittica" di Pescara», commenta Ivano Angiolelli, presidente del comitato Strada parco Bene comune, «tuttora incompiuta a fondi Cipess esauriti all'esito di un quarto di secolo di annunci infondati, senza curarsi minimamente della decisione che il Tar di Pescara sta assumendo in queste ore sulla precarietà invereconda di un tracciato del tutto privo degli indispensabili presidi di sicurezza. Pescara», conclude Angiolelli, «va indietro a tutta forza e non si ferma mai». |
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