L'AQUILA Vista l'inerzia dei Ministeri, sarà un commissario a fare tutto ciò che servirà per approvare il nuovo Piano economico e finanziario, il famigerato Pef, l'atto che riscriverà i termini della concessione per la gestione delle tratte autostradali A24 a A25 di cui è titolare Strada dei Parchi, la società del Gruppo Toto. Un programma che vale 3,1 miliardi di euro di lavori per la messa in sicurezza sismica e la definitiva rivisitazione dei pedaggi che è bloccato ormai da tempo. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato con un'apposita ordinanza, pronunciandosi sul ricorso presentato dalla società per chiedere di ottemperare a quanto stabilito dagli stessi giudici amministrativi nella sentenza del 17 luglio scorso con la quale si obbligava il Mit, il Ministero per le Infrastrutture e Trasporti, ad approvare entro il 31 ottobre il nuovo piano. In seguito al mancato rispetto di quel verdetto, il Consiglio di Stato ha nominato un commissario ad acta nella persona del capo Dipartimento per il Coordinamento amministrativo (Dica) incardinato nella Presidenza del Consiglio, Maria Barillà, che ha avrà facoltà di sub delega. La sentenza del 17 luglio 2019 aveva stabilito «l'obbligo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di adottare un provvedimento espresso che compiutamente concluda il procedimento di aggiornamento o revisione del Pef entro il termine fissato nella data del 30 ottobre 2019». Il 23 dicembre scorso Strada dei Parchi ha depositato istanza di nomina del commissario; il 19 febbraio il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha fatto presente che l'istanza di nomina del commissario ad acta non era stata notificata e comunque ne ha chiesto il rigetto. Fino alla decisione dei giudici: «Permane tuttora la situazione di inerzia constatata, in quanto il procedimento non risulta essersi concluso con alcuna determinazione di merito adottata dal competente Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. A fronte di tale ulteriore inerzia dell'amministrazione, va nominato un commissario ad acta, quale organo straordinario, cui demandare lo svolgimento dell'attività (ancora) necessaria».
La società ha diffuso una nota con la quale esprime «estremo favore» per la sentenza del Consiglio di Stato «con cui recita la nota -, preso atto dei ritardi e dell'inerzia che ha caratterizzato in questi anni l'attività del Ministero per il procedimento di approvazione del nuovo piano economico finanziario previsto dalla legge 228 del 2012, viene nominato un commissario ad acta. Tale sentenza consentirà alla società concessionaria di avere un interlocutore esecutivo con cui poter finalmente definire un Pef per la messa in sicurezza antisismica delle autostrade, secondo le ultime normative». La vicenda era stato oggetto di un lungo tira e molla con il Ministero, ma poi si era arrivati a una stesura finale rimessa all'attenzione dell'Europa. Alla richiesta di chiarimenti (nel frattempo il ministro Toninelli era stato sostituito dalla De Micheli, Pd), non si è mosso nulla a livello governativo.