Data: 24/01/2024
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Strada bloccata per Passolanciano In Provincia la protesta dei sindaci
Con Simone D'Alfonso anche gli amministratori di Scafa, Roccamorice, Turrivalignani e San Valentino Traffico e blocchi stradali ogni fine settimana verso le piste da sci di Passolanciano-Maielletta: oggi scendono in campo i sindaci del comprensorio montano per sollecitare di nuovo la Regione a intervenire rapidamente sulla creazione di parcheggi e attivazione di bus navetta. Non è più solo il sindaco di Lettomanoppello, Simone Romano D'Alfonso, nella sua battaglia contro l'istituzione regionale «da anni sorda ai nostri appelli», dice, «di mettere in campo il tesoretto di 22 milioni di euro per rilanciare il comparto turistico della Maielletta».Oggi alle 10, in Provincia, a Pescara, il sindaco di Lettomanoppello con i colleghi di Roccamorice, Scafa, Turrivalignani, San Valentino in Abruzzo Citeriore e i rappresentanti delle Province di Pescara e Chieti, terranno una conferenza stampa per lanciare un grido d'aiuto. «Lanceremo un ennesimo appello alla Regione a intervenire», dice il sindaco D'Alfonso, «temiamo, purtroppo, che il tesoretto sia sparito, deviato, in questi anni, su altri progetti, e ora vogliono gettarci fumo negli occhi accusandoci di non aver rinnovato il Piano regolatore». Il riferimento è alle dichiarazioni dell'assessore regionale Daniele D'Amario che nei giorni scorsi aveva replicato in tal senso al sindaco D'Alfonso, il quale puntualizza: «La Regione doveva dircelo almeno due anni fa di aggiornare il Piano regolatore. Non comprendiamo perché se lo ricordano solo ora. Ma in ogni caso si può fare e in pochi giorni».Perché due anni fa? «Perché», spiega il primo cittadino di Lettomanoppello che domenica scorsa, dopo l'ennesimo blocco stradale con le auto in fila, ferme e in attesa di trovare un posteggio in montagna, ha postato un video sui social in cui ha sfogato rabbia e timori.«Circa due anni fa, nel corso di un sopralluogo congiunto con Regione, Sovrintendenza ai Beni paesaggistici e Parco Maiella, visitammo tre siti dove realizzare un'area parcheggio. Il primo, all'ingresso del paese, fu immediatamente bocciato dalla Sovrintendenza per presunto rischio idrogeologico; per ragioni simili fu bocciato anche il secondo, in via Prati di Tivo, ma tutti gli enti coinvolti nell'ispezione si dissero d'accordo sul terzo sito, in via Fonte Pirella. A quel punto i dirigenti Arap della Regione ci dissero che avrebbero pensato loro agli espropri. Sono passati mesi ma non è successo nulla, né abbiamo mai ricevuto risposte. E ora la Regione ci viene a dire che dobbiamo prima aggiornare il Piano regolatore. È chiaro che stiamo perdendo tempo», va avanti il sindaco, «mentre il comparto turistico e commerciale con bar, ristoranti, associazioni di servizio che operano sul territorio, stanno lavorando in affanno e in sofferenza a causa di queste difficoltà», che si ripresentano ogni settimana, «con il cordone delle forze dell'ordine costretto a chiudere la strada verso le piste da sci, provocando incolonnamenti di auto, persone e mezzi fermi per ore ad aspettare che si liberi un posteggio per andare a sciare o solo per pranzare».Oggi in Provincia si esprimeranno anche gli altri sindaci del comprensorio che inviteranno le istituzioni regionali ad attivarsi in tempi rapidi su una questione «che chiede risoluzioni urgenti e non più rinviabili», chiude D'Alfonso. |
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