PESCARA La lunga, vera estate calda è quella che si consuma ogni giorno sulla autostrada Adriatica. Anche ieri code per oltre un chilometro hanno intasato il tratto abruzzese della A 14, divenuta una gincana per gli automobilisti costretti a fare i conti con interruzioni, restringimenti di carreggiata, lavori nelle gallerie, viadotti interdetti dai provvedimenti giudiziari. La scorsa notte, dalle 22 di mercoledì fino all'alba di ieri, è stato chiuso il tratto compreso tra Pescara ovest e Pescara sud. E stanotte si replica, da Ortona a Val di Sangro in direzione sud. Dopo la protesta delle associazioni, l'appello del sindaco di Fossacesia, Enrico di Giuseppantonio, le lettere scritte al ministro De Micheli dal presidente Marsilio e dal sottosegretario De Annuntiis anche senatori e deputati provano a far sentire la propria voce, in tonalità bipartisan. Il forzista Nazario Pagano, in una interrogazione presentata a Palazzo Madama, invoca «un veloce disbrigo delle pratiche che consentano al gestore di intervenire per porre fine ai disagi e adottare sostanziose riduzioni delle tariffe del pedaggio». Richieste analoghe a quelle avanzate dal deputato Antonio Zennaro, ex M5S, che, alla titolare del dicastero delle Infrastrutture, sottolinea «l'insostenibilità di una situazione che vede 156 chilometri di dorsale adriatica ostaggio di sequestri e cantieri che non vengono autorizzati, frutto dei rimpalli tra il governo e Aspi». Quadro destinato a peggiorare con il prosieguo della stagione estiva, che fa prevedere un ulteriore peggioramento del traffico. La collega Carmela Grippa, ancora nel movimento, nella sua interrogazione evidenzia «i rischi per l'economia del settore turistico, già segnato dai ritardi dovuti alla post-emergenza Covid, e per il comparto industriale, che in Abruzzo lavora sul rispetto dei tempi di consegna, sottoposto ora a non pochi problemi per la lentezza del percorso stradale». Dai corridoi di Montecitorio le proteste rimbalzano nelle stanze dell'Emiciclo: il consigliere regionale e capogruppo della Lega, Pietro Quaresimale, in una nota chiede «buon senso e un cambio di pianificazione dei lavori sulla A 14, cosa che contribuirebbe significativamente a risolvere il problema dei rallentamenti». Per l'esponente del Carroccio sarebbe utile «scaglionare i lavori in tempi più dilatati e immaginare i cantieri nelle ore notturne». Per ora l'autostrada deserta ai confini del mare, cantata da Antonello Venditti, resta un miraggio estivo.