CHIETI Altissima l'adesione allo sciopero della Panoramica di ieri mattina dopo il taglio di 300 euro dallo stipendio da parte del vertice della società nelle mani della famiglia Chiacchiaretta. Autisti e dipendenti amministrativi hanno aderito in massa alle quattro ore di stop del servizio di trasporto pubblico urbano. Davanti al Comune c'è stata anche una manifestazione dei lavoratori con i rappresentanti sindacali che sono stati ricevuti dal sindaco Diego Ferrara. Erano presenti anche i segretari regionali di categoria: Giuseppe Lupo per la Ugl, Luciano Lizzi per la Faisa Cisal, Franco Rolandi per la Cgil e Andrea Mascitti per la Fit Cisl. «Ci stiamo occupando di questa problematica sin dalla campagna elettorale», ha riferito il sindaco a margine dell'incontro, «è fondamentale arrivare a un dialogo risolutivo fra le parti, coinvolgendo tutti i soggetti utili allo scopo, in primis la Regione. Sappiamo che il governo regionale è intervenuto a fine anno sull'Ama, l'azienda dei trasporti aquilana, per ricucire uno strappo derivante da situazioni analoghe a quelle che riguardano la Panoramica, anche se l'Ama è una società in house e non privata come quella teatina. Chiederemo ai vertici regionali di sapere cosa può fare la Regione per sostenere il trasporto pubblico anche sul territorio di Chieti, sapendo inoltre che nel bilancio approvato dall'ente regionale sono state inserite poste anche a valere per il 2021. I lavoratori sono tutti uguali sia a Chieti che a L'Aquila, hanno famiglie e diritti che non possono restare inapplicati. Com'è essenziale la qualità del servizio di cui sono portatori, che non può essere messa a rischio dal braccio di ferro sui patti lavorativi e passa attraverso una chiarezza e una serenità di intenti che va assolutamente recuperata, perché a pagare non sia la città e il foltissimo numero di utenti del servizio, in questo particolare momento che stiamo vivendo tutti». «Ringraziamo il sindaco Ferrara per l'impegno che sta dedicando alla nostra vertenza, ma adesso abbiamo bisogno di vedere fatti concreti», ha commentato il segretario Ugl Lupo, «per noi questo è un periodo nerissimo: siamo in piena pandemia e l'azienda ha deciso proprio in questo momento di tagliarci gli stipendi». «Trattare col nostro datore di lavoro è difficile», ha aggiunto il rappresentante Fit Cisl Nicola D'Angelo, «l'azienda fa sempre come vuole, lamenta soldi non dati da parte della Regione ma, nonostante le difficoltà economiche asserite, continua a investire comprando mezzi nuovi». Vista la situazione, all'orizzonte si profilano ancora nuovi scioperi.