Data: 29/12/2019
Testata Giornalistica: PRIMO NUMERO |
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Stipendi e tredicesime in ritardo, sindacati accusano Atm, Sati e Silvestri
Continuano i disagi per i lavoratori del settore del trasporto pubblico locale. I sindacati Faisa-Cisal, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ugla e Uilt denunciano infatti il mancato pagamento degli stipendi da parte di diverse aziende. La denuncia arriva a pochi giorni dalla discussa approvazione della riforma del Tpl coi voti della minoranza e la clamorosa sconfitta politica di Toma e i suoi. “Da ormai diversi anni ci ritroviamo a dover segnalare il disagio che stanno vivendo gli autisti delle più grandi aziende del trasporto pubblico locale, che puntualmente a ridosso delle festività natalizie non ricevono i pagamenti degli stipendi. All’ATM che non ha mai pagato con puntualità gli stipendi e che è in ritardo con le mensilità di novembre e la tredicesima, si sono aggiunte anche la SATI e la ditta Silvestri che al 28 dicembre, non hanno ancora corrisposto ai dipendenti la tredicesima. Ci stupisce che la stessa SATI neanche un mese fa si pavoneggiava con un comunicato (22 novembre 2019) dove redarguiva gli organi di stampa per essere stata accomunata a quelle aziende che non provvederebbero con regolarità al pagamento delle retribuzioni del personale dipendente”. Secondo quanto denunciano le cinque sigle sindacali “la triste realtà è che per l’ennesima volta i dipendenti resteranno senza stipendi durante le feste natalizie, nell’indifferenza e nell’immobilismo del governo regionale”. Quindi i sindacati rimarcano alcuni punti a loro dire molto importanti. “Il mancato pagamento dello stipendio è, purtroppo, una triste realtà, che accomuna molte aziende, solo che nel TPL molisano non è giustificato, in considerazione delle ingenti risorse, di cui abbiamo più volte dimostrato l’esistenza, e della liquidazione mensile del contributo da parte della regione, al contrario di tutte le altre regioni italiane, e nei cui ratei mensili risultano compresi già le tredicesime; Quanto sopra ci offre lo spunto anche per una riflessione sul doppio lotto e sulla maggiore convenienza delle medie imprese. Secondo i sostenitori del doppio lotto, la maggiore efficienza di un lotto non superiore ai 4 milioni/km, deriva dalla minore incidenza della contrattazione collettiva e dalla maggiore flessibilità sui turni. Far sì che anche le piccole imprese possano contendersi il bando di gara non aiuta certo l’efficienza generale, infatti, è bastato un mese di ritardo del contributo da parte dell’amministrazione pubblica per far sì che anche la SATI non riuscisse a pagare la retribuzione nel tempo dovuto. In definitiva, il doppio lotto converrebbe perché ci sarebbe un sacrificio solo da parte dei dipendenti sia dal punto di vista retributivo che normativo, in quanto anche la citata maggiore flessibilità sui turni non sarebbe altro che una violazione di norme, anche in tema di sicurezza, non a caso è stata proprio la SATI ad aver utilizzato un dipendente per oltre 11 ore di guida. Le regole, specialmente nel trasporto pubblico, non ammettono eccezioni o si seguono o si violano. Ovvio che una inosservanza generalizzata non crea altro che maggiori inefficienze, insoddisfazioni, anche dell’utenza, e pericoli. Speriamo che le festività portino consiglio a tutti gli amministratori regionali”. |
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