“E’ del tutto evidente – osservano Merlo e Vitagliano – che grazie all’insistenza e alla tenacia di Filt Cgil e Fit Cisl si è riusciti a creare un precedente importante chiedendo l’applicazione del decreto Madia ovvero di quel cosiddetto Codice degli Appalti che (al comma 6 dell’art 30 del decreto legislativo del 18 aprile 2016 n. 50) ha disciplinato espressamente il potere sostitutivo per la stazione appaltante nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale dovute al personale in caso di ritardi nella corresponsione delle stesse da parte dell’affidatario del Contratto di servizio”.
Le organizzazioni sindacali chiedono poi all’Atm di pagare le altre mensilità arretrate. “La vicenda degli stipendi non pagati e dei contributi non versati al Fondo Priamo da parte di Atm non finisce qui. Con alcune recenti determine dirigenziali della Regione Molise – insistono i due rappresentanti sindacali – sono state liquidate alla società ATM le ultime fatture presentate dall’impresa per un importo complessivo di 451mila euro. E’ del tutto evidente che queste somme vadano prioritariamente ed immediatamente destinate a pagare le restanti retribuzioni di ottobre relative a quei lavoratori (circa la metà) che non hanno prodotto istanza per l’intervento sostitutivo da parte della Regione. Così come vanno immediatamente pagati gli stipendi (e a tutti) concernenti la mensilità di novembre nonché la tredicesima mensilità.
In assenza di immediati riscontri, siamo pronti a promuovere e raccogliere, come abbiamo già provveduto a fare, ulteriori istanze e segnalazioni dei lavoratori da inoltrare alla Regione affinché eserciti il potere sostitutivo anche per le altre mensilità”.