ALBA ADRIATICA Ferrovie dello Stato va avanti con il progetto di riqualificazione della stazione di Alba Adriatica-Nereto-Controguerra, riferimento per la Val Vibrata. Il tecnico redattore del progetto di ammodernamento funzionale dello scalo ha depositato in Comune la scheda che prevede, come già annunciato prima di Natale, interventi che ne preservano l'architettura e le facciate, provvedendo però a innovarla nei materiali, negli interni e nella funzionalità. Ferrovie dello Stato Spa ha ottenuto il parere di conformità urbanistica - rispetto al piano regolatore generale - per gli interventi di adeguamento sismico, riqualificazione e restauro architettonico del fabbricato viaggiatori e delle pertinenze esterne, portando la stazione albense al passo di altre strutture moderne situate lungo la linea adriatica. I lavori che l'impresa incaricata realizzerà prevedono la rimozione del rivestimento in cotto applicato durante l'intervento degli anni Ottanta, la rimozione degli infissi al piano terra e al primo piano, il ripristino degli archi presenti nei prospetti originari, la riapertura del porticato nella parte centrale sul lato piazzale, la rimozione e sostituzione dei rivestimenti in marmo delle pareti della biglietteria. Ci sarà anche il consolidamento dell'intonaco storico presente sotto il rivestimento smantellato, la ricostruzione dei fregi e degli ornamenti, la posa di nuovi infissi compatibili con le bucature ripristinate, la posa di cancellate in ferro nei tre archi d'ingresso, il rifacimento dei cornicioni di gronda. Il progetto prevede, inoltre, il rifacimento della pavimentazione del marciapiede sul lato piazzale in pietra basaltica con cordolo perimetrale, della pavimentazione interna nella zona di ingresso uguale a quella del marciapiede, la tinteggiatura a più colori per riprodurre la varietà cromatica originale, la sostituzione dei controsoffitti, la razionalizzazione degli spazi esterni e delle recinzioni lato binari e lato piazzale e la ridistribuzione dell'illuminazione esterna. La stazione di Alba manca, tra l'altro, di un ascensore che colleghi i due binari al sottopasso.