Data: 02/03/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Stazione, progetto pieno di incognite L'arretramento dello scalo e la nuova viabilità nella zona sono legati a una serie di variabili: e al momento mancano i soldi
TERAMO Se ne parla da anni, ma il progetto di arretramento della stazione ferroviaria di fatto è ancora fermo allo studio di fattibilità tecnico economica. L'amministrazione, in realtà, ha dato avvio alla redazione del progetto definitivo ma sull'intervento pesano diverse incognite a partire dal reperimento delle necessarie risorse economiche, visto che la convenzione relativa ai fondi del Bando delle periferie prevede che siano i singoli Comuni a dover anticipare i soldi. Soldi che successivamente verrebbero rimborsati a fronte della rendicontazione e fatto salvo l'ottenimento dell'obiettivo della riqualificazione dell'area interessata. Il primo nodo da sciogliere è verificare l'interesse di Rfi a portare avanti il progetto, con il nuovo capolinea che dovrebbe essere realizzato leggermente più a est dell'attuale. Nei mesi scorsi l'amministrazione ha provato più volte a incontrarsi con Rfi, ma i vari appuntamenti fissati a Roma sono sempre saltati per via di imprevisti. Il programma di riqualificazione dell'area, così come prevista nella relazione di fattibilità tecnico ed economica della relativa scheda di Prg, prevede, grazie allo spostamento del terminal verso via Roma, non solo il recupero dell'area dell'attuale capolinea da trasformare in una piazza con funzioni di raccordo tra la città e la zona Acquaviva-Gammarana, attualmente "isolata" dai binari, ma anche la realizzazione di tutta una serie di opere di urbanizzazione primaria e di parcheggi a uso pubblico.Inoltre la riqualificazione degli spazi della stazione è legata allo sviluppo immobiliare delle aree ricomprese nella stessa scheda di Prg, dove è prevista una volumetria massima di 20mila metri cubi residenziali e 10mila metri cubi commerciali al netto del volume centrale della stazione. E proprio l'utilizzo e in quali quantità delle volumetrie è uno degli aspetti che il Comune intende affrontare nel confronto con Rfi, che dalla vendita dell'area, secondo quanto previsto nello studio di fattibilità, otterrebbe un ricavo netto di due milioni. La preoccupazione dell'amministrazione, infatti, è che lo sviluppo immobiliare possa tradursi in edifici alti anche sette metri, che di fatto andrebbero a vanificare gli sforzi per l'accessibilità diretta ai quartieri Gammarana e Acquaviva costituendo una sorta di "muraglione". Un altro aspetto che andrà valutato è quello di ovviare alla prescrizione di interrare il tracciato ferroviario, in quanto da alcune interlocuzioni sembrerebbe difficile poter procedere in questo senso. C'è poi la questione viabilità. Con la realizzazione di un sottopasso carrabile tra viale Crispi e via Aeroporto in prossimità del nuovo polo commerciale (progetto di cui Globo e Gabrielli avrebbero già interloquito con Rfi), l'amministrazione dovrà necessariamente studiare tutta una serie di modifiche al traffico volte ad evitare di congestionare ulteriormente proprio viale Crispi. Tra i problemi da affrontare, inoltre, c'è anche quello relativo alla necessità, da parte del Comune, di recuperare i 600mila euro che l'ente dovrebbe sborsare a compartecipazione del progetto. Somma che sarebbe dovuta arrivare dal pagamento degli oneri di urbanizzazione per l'allestimento della nuova sede di Globo ma che non è più disponibile perché spostata dalla precedente amministrazione su altri capitoli di bilancio. Infine, in maggioranza, c'è chi ancora oggi sarebbe contrario al progetto di arretramento, proponendo al contrario di far arrivare la ferrovia in centro. Ma se il progetto di arretramento non andasse avanti il Comune perderebbe i soldi stanziati dal Bando delle periferie, vincolati a quell'intervento. Nei prossimi giorni, comunque, il sindaco e i tre assessori competenti, quello all'urbanistica Stefania Di Padova, quello ai lavori pubblici Giovanni Cavallari e quello al traffico Maurizio Verna faranno il punto della situazione. Questo in attesa di un incontro, si spera a breve, con Rfi. |
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