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Data: 04/06/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Stazione di nuovo affollata ma il termoscanner non c'è Guanti e mascherine d'obbligo. E sui treni sale solo chi ha il posto prenotato

PESCARATorna a ripopolarsi la stazione centrale di Pescara. Nel giorno del via libera agli spostamenti tra le regioni, ieri in tanti si sono messi in viaggio. Chi per riabbracciare i propri cari dopo mesi di lontananza e chi per rientrare alla quotidianità lavorativa o di studio. Cambiano, ovviamente, le modalità di approccio al viaggio. Guanti e mascherina sono d'obbligo, così come il distanziamento sui treni, dove si sale solo con posto a sedere prenotato. I percorsi da seguire in stazione sono differenziati, con la porta scorrevole lato sud dedicata all'ingresso e quella lato nord per l'uscita. All'interno frecce e adesivi orientano la direzione dei viaggiatori che possono contare, in alcuni punti poco chiari, sulle indicazioni dei volontari della Protezione civile che verificano anche il rispetto dei comportamenti corretti.
NIENTE TERMOSCANNER Unico grande assente il termoscanner. Nella stazione di Pescara centrale non è stato previsto nessun controllo della temperatura dei passeggeri. Che sia in partenza o in arrivo. «Pensavo che mi avrebbero preso la temperatura qui in stazione», confessa una studentessa del conservatorio di Foggia, originaria di Ortona, mentre è in attesa insieme alla mamma del treno Venezia-Lecce. «Prima di arrivare in stazione, mi sono fermata in un supermercato di Francavilla al Mare dove mi hanno misurato la temperatura. Avevo 36 gradi e mezzo. Qui invece nulla. Ho prenotato il treno circa una settimana fa. In genere prendevo un regionale, ma in questo caso non l'ho trovato e così ho scelto questo Frecciabianca, spendendo una decina di euro in più».
TERMOMETRO PER POCHI Al contrario, per i viaggiatori partiti dal Veneto, la misurazione della temperatura è stata effettuata. È il caso di padre e figlio, rientrati a Pescara da Mestre. «L'ultima volta che siamo tornati era gennaio scorso», racconta il primo. «Ci hanno sottoposto al termoscanner, prima di partire, a Mestre. Lì, seppure la situazione non è stata dura come Bergamo o Brescia, l'epidemia l'abbiamo sentita in maniera davvero pesante». Hanno approfittato del primo giorno utile per muoversi, Vittoria Di Marzio e Sandro Innamorati, sposati, e diretti a Bari per un viaggio di lavoro in giornata.«Se tutte le misure di sicurezza vengono rispettate, non c'è motivo di essere preoccupati», dicono. «L'unico neo è stato raggiungere la stazione. Viviamo al confine con Montesilvano. Volevamo prendere l'autobus, ma dopo averlo aspettato per un po', siamo dovuti venire a piedi. Per fortuna, ora abbiamo i posti prenotati, a sedere».
QUALCHE TIMORE «I treni sono più silenziosi del solito», commenta appena scesa dal Frecciabianca, una giovane finanziera. «Si chiacchiera meno e se qualcuno tossisce, un po' di ansia sale. Oggi finalmente torno a casa e riabbraccio i miei cari». Teresa Basile, 29 anni, originaria di un piccolo paese della Puglia, non ha aspettato nemmeno un giorno in più per raggiungere L'Aquila, dove studia Biologia. «Generalmente viaggio con un autobus diretto. Fino a settembre la linea è stata soppressa e quindi ho preso un treno della linea garganica fino a San Severo e poi un altro per arrivare a Pescara. Ora», continua «devo trovare un autobus per raggiungere L'Aquila. In tutto ho speso 10 euro in più del solito».
PIÙ TRENI. Con il 3 giugno, Trenitalia ha potenziato i treni in circolazione. «Da oggi», (ieri), «è tornato attivo l'80 per cento del traffico regionale pre-Covid, per un totale di 130 treni al giorno», afferma Marco Trotta, direttore regionale di Trenitalia. «Dal 14 giugno, è previsto un ulteriore incremento. Una programmazione concordata con l'ente regionale con il quale ci siamo coordinati in questo periodo, affinché tutto il sistema trasportistico fosse adeguatamente dimensionato alle necessità che si stanno monitorando costantemente, relative agli spostamenti degli abruzzesi, in funzione delle riaperture». A partire da ieri, alle 4 Frecce in circolazione dal 18 maggio, sulla linea Adriatica, con fermata in Abruzzo, si sono aggiunti 4 Frecciabianca.Si tratta dei Milano-Bari, Venezia-Lecce, Lecce-Venezia e Bari-Milano. Sempre da ieri, sono stati reintrodotti altri 4 InterCity, per un totale di 6 in circolazione. A livello nazionale da inizio giugno Trenitalia prevede 74 Frecce e 48 InterCity sulle principali direttrici. Su ciascun treno è possibile la prenotazione del 50 per cento dei posti, a scacchiera, per garantire il distanziamento sociale. «Rispetto a questa disponibilità», conclude Trotta, «secondo il continuo monitoraggio sul riempimento dei treni che eseguiamo, siamo al 30 per cento di occupazione». Tutti i treni sono equipaggiati con marker segnaposti. Salita e discesa sono differenziate per la gestione dei flussi e i servizi di ristorazione sono temporaneamente sospesi.
04 giugno 2020 il centro pe
 

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