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Data: 24/02/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Spostarsi in autobus, i disagi dei passeggeri Tra le segnalazioni: macchinette e campanelli che non funzionano, corse annullate e mezzi affollati

PESCARA Corse saltate in provincia e fermate "eliminate" in città senza preavviso. Obliteratrici come macchinette "mangiasoldi" che non restituiscono né biglietti di viaggio, né monete.Pochi controlli e scarsa pulizia negli abitacoli dei bus che ogni tanto si fermano per strada a causa dei guasti.Parlano gli utenti delle linee di trasporto cittadine della Tua, dopo la denuncia del vice presidente del consiglio regionale, Domenico Pettinari, che ha effettuato una indagine sulla carenza di personale e sulle corse saltate tra Pescara, Spoltore, Pianella, Cepagatti e Cappelle. I cittadini raccontano i disservizi legati ai brevi viaggi, da una parte all'altra della città. Igor Carabella, 18 anni di Francavilla, studente di informatica in un istituto privato della città, prende ogni giorno il bus della linea 21 per andare a scuola e tornare a casa. L'altra mattina aspettava alla fermata di corso Vittorio Emanuele vicino alla stazione. «Durante gli orari di punta, tra le 7 e le 8.15 e dall'una alle 14,30 gli autobus sono troppo affollati», evidenzia lo studente, «nessun rispetto per il distanziamento, in molti indossano la mascherina chirurgica anziché la Ffp2. Non c'è il gel e la macchinetta obliteratrice non restituisce le monete. Inoltre, a fronte di una attesa accettabile, 20 minuti, registro che ci sono pochi controlli, meno che nel periodo prepandemico. Mi è capitato di vedere un controllore che neppure è salito, ha gettato un occhio dentro il bus e se ne è andato. È successo anche che alla fermata prenotata vicino al Comune, l'autista ha tirato dritto e quando il viaggiatore ha provato a protestare gli è stato risposto che la fermata giusta era quella successiva». Prende «occasionalmente, quando non ho la macchina» la linea 21 anche il signor Peppe, residente a Francavilla. Quelle poche volte «è capitato di non poter timbrare il biglietto a causa della macchinetta bloccata» all'interno dei bus della tratta prescelta.Antonello Cipollone, pensionato della marineria pescarese, si sposta spesso sul 15, via Muzii, via Galilei, via Fabrizi. Ieri mattina era in attesa al terminal bus: «Questi mezzi sono orribili», attacca, «più volte mi è accaduto di fare il biglietto a bordo, e di non riavere indietro né l'euro e 50, né il ticket per viaggiare, perché la macchinetta era guasta. Così sono stato costretto ad avvisare l'autista del disservizio, poi scendere, andare dal tabacchi e acquistare i biglietti per tornare indietro». Nel saliscendi in bus, incontra l'amico Nicolas Fusilli, che va e viene da Fontanelle «per fare la spesa in centro». Il ragazzo indica gli scarabocchi impressi con gli spray colorati sulle pareti interne di un bus fermo al terminal, e poi si ferma a ricordare: «A parte la carenza di igiene, mi è capitato di dover scendere da un mezzo che si è rotto improvvisamente per strada. È accaduto 2-3 settimane fa a San Donato, pioveva e mi sono inzuppato». Loredana De Luca dal terminal della stazione prende a volo il 9 che sta per partire: «Da mesi non funziona il campanello», dice mentre salta sul mezzo, diretta verso Villa Raspa. Sovraffollamenti segnalati anche da Emanuele, operatore socio sanitario di Montesilvano, che aspetta il 5: «Un pomeriggio ho trovato il mezzo strapieno, nessun distanziamento rispettato se non le mascherine. Quel giorno ho avuto difficoltà ad "attraversare" la folla e, confesso, non ho obliterato il biglietto che comunque avevo in tasca».

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