Data: 06/02/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Spinge l'auto ferma sulla strada e viene travolto: muore a 52 anni L'incidente a Villa San Vincenzo di Guardiagrele: Fabio Oggioni è stato investito da un carroattrezzi. «È una grave perdita per tutti noi» Il ricordo dei colleghi di lavoro di Tua.
Era sceso dalla vettura in panne. Il conducente del mezzo ora è indagato per omicidio stradale GUARDIAGRELE Travolto da un carroattrezzi mentre spingeva la sua auto in panne sulla strada. Per Fabio Oggioni, 52 anni, di Lanciano, dipendente della Tua, la società unica abruzzese di trasporto, non c'è stato nulla da fare: è morto sul colpo, nonostante i soccorsi immediati. La tragedia si è verificata ieri mattina, poco prima dell'alba, a Villa San Vincenzo, contrada periferica di Guardiagrele.
LA RICOSTRUZIONE L'allarme è scattato alle 5,40 quando Oggioni, uomo di sport ed ex arbitro di calcio, era alle prese con i problemi alla sua auto, una Mercedes classe A rimasta ferma sulla carreggiata. Pare fosse senza carburante e per questo era sceso dal mezzo con l'intenzione di spingerla fino ad un distributore o, comunque, in un'area di sosta. Una manovra che si è rivelata fatale. Il 52enne si trovava in un punto in prossimità di una curva, non lontano dall'innesto di via Sciusciardo, quando è sopraggiunto un carroattrezzi che procedeva nella sua stessa direzione di marcia, Guardiagrele-Lanciano, e non è riuscito ad evitarlo.
LO SCHIANTO Il mezzo del pronto soccorso era guidato da un 56enne di Casoli, che era in viaggio per effettuare un altro intervento. Si è trovato improvvisamente davanti l'auto in panne e l'uomo in strada intento a spingerla. Ha provato ad arrestare la sua corsa, come dimostrano anche i segni di frenata lasciati sull'asfalto. Ma l'impatto è stato inevitabile. Uno schianto tremendo tra la parte anteriore del carroattrezzi e quella posteriore della Mercedes, che è stata sbalzata in avanti per diversi metri prima di finire fuori dalla carreggiata contro un palo della luce. L'uomo è stato travolto e per lui non c'è stato nulla da fare.
I SOCCORSI Si è immediatamente compreso quanto grave fosse l'incidente. La macchina dei soccorsi si è attivata per raggiungere il punto dell'investimento, nelle vicinanze delle Poste. Sono arrivati un'ambulanza del 118, i vigili del fuoco del comando provinciale di Chieti, i carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Chieti e della stazione di Guardiagrele. Al loro arrivo, però, Oggioni era già deceduto.
LE INDAGINI I carabinieri del nucleo operativo radiomobile hanno provveduto ad effettuare tutti i rilievi utili alla ricostruzione della dinamica dell'incidente. Anche il traffico ha subito degli inevitabili rallentamenti per alcune ore. Il 56enne di Casoli alla guida del carroattrezzi è stato sottoposto a test per verificare se fosse sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o dell'alcol. È indagato per omicidio stradale. Il sostituto procuratore Giuseppe Falasca ha disposto l'ispezione cadaverica sulla vittima, che verrà eseguita a Chieti, probabilmente domani.
CHI ERA La notizia della morte di Oggioni ha sconvolto tutti. Lascia i familiari, tra cui la sorella Amina, e tanti amici, soprattutto nel mondo dello sport, che in queste ore lo stanno ricordando con diversi messaggi sui social.
«È una grave perdita per tutti noi» Il ricordo dei colleghi di lavoro di Tua.
LANCIANO La Lanciano dello sport, e non solo, è in lutto per la scomparsa di Fabio Oggioni, ex arbitro, preparatore atletico e analista tattico calcistico. Sono in tantissimi a ricordarlo durante una corsa di allenamento, sui campi da calcio e da basket, in palestra. Ma Fabio, che avrebbe compiuto 53 anni a maggio, era soprattutto un ragazzo buono, educato, disponibile e gran lavoratore. Era dipendente Tua dal 2004: prima come impiegato amministrativo, poi due anni fa era stato trasferito a Pescara nel settore magazzino e lo scorso novembre era tornato a Lanciano con una nuova mansione. «È una grave perdita, sia dal lato umano che lavorativo», dice Enrico Dolfi, direttore della Divisione ferroviaria di Tua, dove Oggioni stava lavorando, «mi era stato evidenziato che aveva desiderio di tornare a Lanciano ed io senza conoscerlo, ma me ne avevano parlato bene parecchie persone, l'ho fatto riavvicinare. Si occupava dei sistemi di sicurezza e si era subito rivelato un ottimo elemento. Poi era rispettoso, educato, mi avvertiva anche se portava 5 minuti di ritardo. Qualità rare nell'ambiente pubblico. La notizia della sua scomparsa è stata accolta con grande cordoglio da parte di tutti». Per Oggioni anche lo sport era un lavoro, oltre che una grande passione: è stato arbitro, allenatore, istruttore, preparatore atletico e, in ultimo, match analyst. «Apprendiamo con dolore della scomparsa del caro Fabio Oggioni, ex associato e grande uomo di sport», è il cordoglio della sezione lancianese dell'Associazione italiana arbitri, espresso attraverso il presidente Igor Yury Paolucci e tutti gli associati. «Fabio era un figlio per me», dice Walter Di Gregorio, «era diventato arbitro all'inizio degli anni '90 quando ero presidente di sezione. Poi è stato guardalinee in serie D ed è entrato nel gruppo dirigente sezionale occupandosi della preparazione atletica. Aveva lasciato l'associazione subito dopo il mio avvicendamento alla presidenza, ma eravamo rimasti legatissimi. Era un eccellente preparatore atletico, disponibile verso gli altri. Spesso quando qualcuno dei nostri arbitri aveva difficoltà, lui lo aiutava a migliorare la tecnica di corsa, a capire qual era il programma di allenamento migliore. Recentemente si era abilitato come analista tattico, portando avanti così la sua passione per il calcio».
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