«Sono sotto choc, non riesco a capacitarmi come sia accaduto, ma l'impatto per fortuna non è stato forte, ho fatto il possibile». Sono le uniche parole dell'autista 23enne Danilo Rainaldi. Per lui, come per i passeggeri, è un rientro di dolore. Circa cento pescolani sono arrivati questa da Innsbruck dove sono stati a visitare i mercatini di Natale. Un viaggio funestato dalla morte di Remo Di Marco, 63 anni, di Sulmona, ex poliziotto penitenziario, che viaggiava su uno dei due autobus della Rainaldi Tour come autista. Il mezzo, l'altra mattina, è rimasto coinvolto in un incidente stradale sull'autostrada A13 del Brennero, nei pressi della città austriaca, provocando la morte dell'autista che poco prima aveva ceduto la guida al collega 23enne, nonché proprietario dell'agenzia di viaggi, perché non si sentiva bene.
LA DINAMICA La dinamica dell'incidente la ricostruiscono i viaggiatori e gli altri colleghi dell'autista: «Il nostro bus si è trovato davanti un camion che aveva sbandato a causa di una frenata sul ghiaccio raccontano i presenti Danilo (ovvero Danilo Rainaldi, 23 anni, proprietario dell'omonima agenzia che si trovava alla guida del bus, ndr) ha tentato una manovra per evitare l'impatto spostandosi sulla corsia di sorpasso. In quel momento però sopraggiungeva un'auto ad alta velocità e per evitare il peggio il nostro autista è stato costretto a correggere la manovra, colpendo lo spigolo del camion e provocando l'impatto con il guardrail». Remo Di Marco in quel momento era in piedi a prepararsi un caffè e l'impatto lo ha scaraventato contro il parabrezza del bus ferendolo gravemente. «Abbiamo tentato di soccorrerlo - racconta uno dei passeggeri poi è arrivato l'elisoccorso che lo ha trasferito in ospedale. Solo dopo abbiamo saputo della sua morte». Alcuni giornali austriaci sostengono che l'autista che si trovava alla guida non avesse la patente adatta, circostanza che però è stata categoricamente smentita, perché Danilo Rainaldi opera da anni nella sua azienda come autista di cui ha preso le redini insieme allo zio dopo la morte del nonno.
IL SINDACO«Un ragazzo serio e preparato commenta il sindaco di Pescocostanzo, Roberto Sciullo Escludo, perché ne sono certo, che possa aver commesso un errore del genere». La polizia austriaca, dopo averlo sentito, ha dissequestrato già il mezzo, ha elevato all'agenzia una contravvenzione di 850 euro perché dal cronotachigrafo che era attivo sul mezzo al momento dell'incidente risultava alla guida proprio Di Marco. «Al contrario Danilo è stato molto bravo a limitare i danni aggiunge un suo collega tant'è che delle 51 persone a bordo nessuno si è ferito». «È stata una cosa improvvisa commenta Filippo Fisco, uno dei pochi passeggeri - siamo rattristati dalla morte dell'autista, ma noi non abbiamo mai avuto davvero paura». La comitiva, infatti, ha proseguito il suo viaggio con un bus sostitutivo e questa notte, come da programma ha fatto rientro a Pescocostanzo da dove era partita lunedì scorso.
Remo Di Marco, invece, non ha fatto rientro nella sua amata Sulmona, città nella quale aveva lavorato e dove viveva, apprezzato da tutti per il suo buon umore, la battuta sempre pronta tra «gli amici dell'edicola». La salma sarà rimpatriata direttamente dal governo austriaco che deve ancora decidere se eseguire l'autopsia.