L'AQUILA I viadotti della A25 che si trovano nella zona più prossima alla sequenza sismica in corso tra Balsorano e il Frusinate non hanno risentito, almeno finora, delle scosse. Lo hanno accertato i controlli che prontamente sono stati attivati da Strada dei Parchi, la società del gruppo Toto che gestisce le tratte, già pochi minuti dopo gli eventi principali, in particolare quello di magnitudo 4.4 delle 18.35 di giovedì. Un aspetto, questo, tutt'altro che secondario, soprattutto alla luce della necessità di messa in sicurezza antisismica emersa all'indomani del terremoto aquilano e rafforzata dagli eventi del 2016 e 2017 di Amatrice e Norcia. La società ha presentato un piano, validato dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici, che prevede 3,1 miliardi di lavori, di cui 2 con contributo pubblico. Cifra che racchiude un piano stralcio da 722 milioni per avviare subito i cantieri. Il documento, trasmesso dal governo, attende il via libera dell'Europa. La prossima settimana potrebbe essere decisiva. Nel frattempo l'emergenza scattata tra Marsica e Lazio ha riacceso i riflettori anche sulla situazione delle infrastrutture stradali. Squadre di verifica di Strada dei Parchi e tecnici di Infra Engineering hanno subito avviato l'ispezione visiva dei viadotti che ricadono nell'area coinvolta che, tra l'altro, dal 2017 è oggetto di lavori di messa in sicurezza in caso di sisma. Nella zona ci sono cinque i viadotti. Tra questi il viadotto Santa Iona e quello di Paterno, dove sono già stati impiantati i sistemi che impediscono lo scalinamento degli impalcati autostradali in caso di sisma. Per gli altri viadotti interessati, ovvero quelli di Cerchio e di Collarmele, oltre all'impianto di antiscalinamento sono stati realizzati lavori di adeguamento sismico anche sulle pile. Infine, sul viadotto Ponte della Valle, nel comune di Pescina, (che dal 2017/18 ha l'antiscalinamento sismico), in queste settimane si sta lavorando al rinforzo e all'adeguamento sismico delle pile. Dopo la scossa delle 18.35, quella di magnitudo 4.4, i primi controlli sono scattati già alle 18.50, attraverso tre squadre che sono uscite per esaminare i viadotti. All'alba di ieri le verifiche sono nuovamente riprese in modo più approfondito grazie alla luce del giorno. Infine gli ultimi controlli ci sono stati nella serata di ieri. La macchina è organizzata a tal punto da far scattare la procedura in maniera repentina in caso di ulteriori scosse.