L'AQUILA Proroga dello stato di emergenza a fine 2020; estensione al Cratere 2016-2017 (per l'Abruzzo il Teramano e l'Alta valle dell'Aterno) del programma di incentivi Resto al Sud; sconto del 60% e proroga al 15 gennaio 2020 per la restituzione, in dieci anni, delle tasse sospese; proroga dei alcune misure di agevolazione per i bilanci dei Comuni; anticipazione per i professionisti; autocertificazione per le pratiche di ricostruzione privata. E' questo, in estrema sintesi, il contenuto del decreto che inizialmente era destinato solo al Cratere del Centro Italia e che, dopo le aspre critiche dei giorni scorsi, è stato aperto «ai territori colpiti da eventi sismici», una finestra che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe consentire l'inserimento di altre misure nella fase di conversione.
Gli aspetti più rilevanti, al momento, sono quelli relativi alle tasse (approfondimento in altro articolo ndr.) e alla ricostruzione privata. In questo ultimo caso la nuova norma dice che sarà direttamente il professionista a presentare progetto e domanda di contributo, certificandone la completezza e la regolarità amministrativa e tecnica, «compresa la conformità edilizia e urbanistica». E sarà sempre il professionista a determinare l'importo del contributo concedibile, sulla base di quello ammissibile secondo i parametri in vigore. Qualora ci fosse la necessità di acquisire pareri il tecnico richiederà la convocazione della Conferenza regionale. Dunque non più un controllo completo a monte, ma a campione su «almeno il venti per cento delle domande presentate».
PRIORITÀ Gli Uffici speciali concederanno i soldi con un ordine di priorità che tiene conto, essenzialmente, della presenza di abitazioni principali e attività produttive che non si siano delocalizzate. L'altro tema chiave è quello della ricostruzione pubblica. Il decreto sancisce un principio importante: «Tra gli interventi sul patrimonio pubblico disposti dal commissario straordinario del Governo è data priorità a quelli concernenti la ricostruzione di edifici scolastici». Che, se ubicati nei centri storici, dovranno essere ripristinati o ricostruiti nello stesso sito, «salvo che per ragioni oggettive la ricostruzione in situ non sia possibile».
Il governatore, Marco Marsilio, si è intestato il merito dell'ulteriore abbattimento delle tasse da restituire (dal 50 al 60 per cento): «E' una vittoria del presidente della Regione dice una nota - La proposta che era stata presentata a Palazzo Chigi dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e dal Sottosegretario alla Presidenza, Riccardo Fraccaro, prevedeva la riduzione del 50%. È stato proprio il presidente Marsilio a ricordare che, almeno dagli anni 2000 in poi, in tutti i casi analoghi la riduzione era stata del 60% e quindi nel pacchetto degli emendamenti che erano stati presentati al Decreto era stato inserito anche questo aspetto».
DIMOSTRAZIONE «Mi fa piacere che già nel testo del Decreto sia stato corretto subito questo aspetto - ha sottolineato Marsilio - questa è la dimostrazione del fatto che se il testo lo avessimo scritto insieme così come avevamo richiesto, invece che farcelo discutere all'ultimo minuto, avremmo ottenuto un decreto sicuramente migliore. Come Regione Abruzzo continueremo il confronto istituzionale e a tal proposito ho provveduto a convocare il tavolo della ricostruzione dei due crateri abruzzesi per la giornata di lunedì prossimo». Di parere opposto il centrosinistra. «Dopo mesi di inerzia da parte del governo a trazione leghista, arriva un decreto sul terremoto che comincia a dare alcune risposte ai territori colpiti del Centro Italia ha detto il capogruppo Pd in Consiglio Regionale Silvio Paolucci -. Il presidente Marsilio da giorni critica il governo, ma come sempre è stato silente sul tema nei mesi passati, persino quando furono sottratti 75 milioni di euro all'Aquila. Diversi sono i temi che il decreto affronta e su cui sarà possibile un ulteriore confronto in Parlamento in sede di conversione. Il Pd si dimostra ancora una volta la forza che affronta i problemi». «E' positivo che lo stesso Conte dice la deputata aquilana del Pd, Stefania Pezzopane - affidi ora al Parlamento la possibilità di migliorare quanto approvato dal governo. Mi riferisco, in particolare, all'estensione del titolo agli eventi sismici che permetterà interventi aggiuntivi in fase di conversione del testo. Adesso occorre inserire in un decreto organico quanto necessario a risolvere la situazione in cui versano L'Aquila e il Cratere 2009. Oggi salutiamo l'iniziativa dell'esecutivo come una grande vittoria».