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Data: 23/10/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Sisma, tasse e scuole: i 10 punti del decreto. Stop al Fisco fino al 31 dicembre 2020. Poi si pagherà il 40% in dieci anni. Prorogato lo stato d'emergenza, con 725 milioni ai Comuni del cratere

Proroga della sospensione delle tasse fino al 31 dicembre 2020, alleggerimento delle pratiche per la ricostruzione privata, contributi a fondo perduto per le imprese agricole. Sono tre dei dieci punti contenuti nel “Decreto eventi sismici”, approvato dal Consiglio dei ministri. Il via libera è arrivato alle 23.23 di lunedì scorso. Il decreto, proposto dal premier Giuseppe Conte e dal ministro dell’economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, è stato approvato dopo la riunione alla quale ha partecipato una delegazioni di amministratori dei territori colpiti dal sisma del 2016-2017. Riguarda il centro Italia. Per l’Abruzzo erano presenti il presidente della Regione, Marco Marsilio, e il sindaco di Teramo e presidente regionale Anci, Gianguido D’Alberto.

LE TASSE. Certamente, tra tutte, la misura più attesa era quella legata alla proroga della sospensione di tasse e oneri di varia natura (previdenziali e assistenziali). I versamenti riprenderanno a far data dal 31 dicembre 2020, ma bisognerà restituire solo il 40% e nell’arco di dieci anni, come avvenuto anche in occasione di altri eventi sismici (L’Aquila 2009). Il decreto non affronta la questione della restituzione delle tasse da parte delle aziende del cratere sismico 2009, argomento rimandato in sede di conversione in legge.

STATO DI EMERGENZA. Insieme alle tasse viene prorogato anche lo stato di emergenza, e con esso, la gestione commissariale. La proroga comporta uno stanziamento di 380 milioni per il 2019, e di 345 milioni per il 2020. Quindi 725 milioni per tutti i Comuni del cratere 2016-2017 in Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo.

RICOSTRUZIONE PRIVATA. Il decreto prevede una procedura accelerata per l’avvio dei lavori di ricostruzione privata sulla scorta della certificazione prodotta dai professionisti incaricati, che dovranno dichiararne la completezza, la regolarità tecnica e amministrativa, compresa la conformità edilizia e urbanistica.

I CONTROLLI. Gli uffici Usra non effettueranno più i controlli a monte sul 100% dei richiedenti, come avviene oggi, ma solo a campione e su almeno il 20%. Restano fermi i controlli a campione “a valle”, che sono previsti già oggi. I PROFESSIONISTI. Il decreto prevede l’anticipazione diretta del 50% degli onorari ai professionisti, «ai quali», ha scritto il premier Conte in un post su Facebook, «confermiamo piena fiducia». L’anticipazione dovrà essere versata alla presentazione del progetto, «con la previsione», avverte la Presidenza del Consiglio dei ministri, «che per tali anticipazioni non possa essere richiesta alcuna garanzia».

I MUTUI DEGLI ENTI. Il decreto prevede anche la proroga di alcune misure di agevolazione per i bilanci dei Comuni interessati, tra le quali la proroga dei mutui.

LE SCUOLE. La ricostruzione delle scuole è considerata una priorità tra gli interventi sul patrimonio pubblico. Gli edifici scolastici, se si trovano nei centri storici, dovranno essere ricostruiti sullo stesso sito. Inoltre, la destinazione urbanistica di quelle aree non può essere cambiata.

LE AZIENDE AGRICOLE. Ammonta a 4 milioni lo stanziamento (2 per il 2019, altrettanti per il 2020), che andrà a coprire i contributi a fondo perduto per le imprese agricole nei comuni del cratere. La concessione delle misure sarà però subordinata all’autorizzazione da parte della Commissione Ue.

LE MACERIE. Entro il 31 dicembre di quest’anno le Regioni devono aggiornare i piani di rimozione delle macerie. In caso contrario dovrà provvedere il commissario straordinario.

I GIOVANI. Viene estesa anche a Lazio, Marche e Umbria (l’Abruzzo già ne fa parte) la misura “Resto al Sud”, che prevede 20 milioni di contributi aggiuntivi per imprenditori under 46.

I COMUNI INTERESSATI. Questi i comuni abruzzesi inseriti nel cratere sismico 2016-2017: Campotosto, Capitignano, Montereale, Barete, Cagnano Amiterno, Pizzoli, Rocca Santa Maria, Valle Castellana, Cortino, Crognaleto, Montorio, Castel Castagna, Colledara, Isola del Gran Sasso, Pietracamela, Fano Adriano, Campli, Castelli, Civitella del Tronto, Torricella Sicura, Teramo, Tossicia e infine Farindola.

LA REGIONE. «La proposta che era stata presentata prevedeva la riduzione del 50%». Il riferimento è alla quota di restituzione delle tasse. «Mi fa piacere che già nel testo del Decreto sia stato corretto subito questo aspetto», ha sottolineato il presidente della Regione, Marsilio. «Questa è la dimostrazione che se il testo lo avessimo scritto insieme avremmo ottenuto un decreto sicuramente migliore. Come Regione continueremo il confronto istituzionale e a tal proposito ho provveduto a convocare il tavolo della ricostruzione dei due crateri abruzzesi per la giornata di lunedì prossimo».

IL PD. Ma sul decreto interviene anche il capogruppo Pd in Regione, Silvio Paolucci: «Dopo mesi di inerzia da parte del governo a trazione leghista», dice il dem, «arriva un decreto che comincia a dare alcune risposte ai territori colpiti del Centro-Italia. Marsilio da giorni critica il governo, ma come sempre è stato silente sul tema nei mesi passati, persino quando furono sottratti 75 milioni all’Aquila».  


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