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Data: 29/10/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Sisma, l'Abruzzo chiede mille assunzioni. Riunione fiume del governatore con sindaci e associazioni. Ecco gli emendamenti al decreto: inseriti anche i tribunali. Soldi agli aeroporti d'Abruzzo, Marche e Umbria

L'AQUILA Mille assunzioni, contro le 200 previste nello Sblocca cantieri, per far viaggiare a ritmo serrato le 12mila pratiche in arrivo, relative al sisma 2016. Norme più snelle per accelerare la ricostruzione pubblica, con il ricorso all'appalto integrato, e la stabilizzazione del personale che lavora al terremoto 2009, che era stato completamente escluso dal Decreto sisma.Sono cinque i principali emendamenti, presentati nella riunione- iume convocata, a palazzo Silone, all'Aquila, dal governatore, Marco Marsilio, che ha chiamato a raccolta parlamentari, sindaci dei due crateri, rappresentanti di categoria e degli ordini professionali e sindacati. A sorpresa, sono finite sul tavolo della ricostruzione anche due proposte per il superamento della soppressione dei tribunali e per il riconoscimento di sovvenzioni pubbliche agli aeroporti di Abruzzo, Marche e Umbria, «quali elementi strategici per lo sviluppo del territorio».Una corsia a parte, riguarderà la restituzione delle tasse sospese alle aziende dopo il terremoto dell'Aquila: in questo caso si andrà a trattativa diretta con l'Unione Europea, tramite il Governo, che sta seguendo l'iter tecnico. Vista la prossima scadenza, fissata al 31 dicembre, non è esclusa la richiesta di una nuova proroga, se la partita non verrà chiusa in tempo utile.
PIÙ PERSONALE. La prima proposta integrativa al testo del Decreto sisma riguarda l'incremento del personale per gli uffici della ricostruzione. «Le 200 assunzioni previste nello Sblocca cantieri devono diventare mille», ha detto Marsilio, «perché abbiamo 12mila/13mila pratiche che stanno arrivando. Attualmente vengono evase dall'Usr circa 30 pratiche al mese. Con questo ritmo, per ricostruire ci vorranno dieci anni». Chiesti anche la stabilizzazione del personale precario impegnato negli uffici della ricostruzione del terremoto 2009 e l'adeguamento del trattamento accessorio dei lavoratori. Finora, il sisma dell'Aquila era stato tenuto fuori completamente dal decreto varato dal Governo. La proposta di introdurre penali per i progettisti, in caso di mancato rispetto delle tempistiche, è stata, invece, duramente contestata dall'Ordine degli ingegneri. «L'incremento del personale», ha dichiarato il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto, neo presidente regionale dell'Anci, «è condizione essenziale per garantire una ricostruzione rapida dei territori compiti dal sisma».
CANTIERI PUBBLICI. «Per la ricostruzione pubblica siamo ripartiti dal decreto Sblocca cantieri», ha detto Marsilio, «prevenendo norme semplificative che consentano di avviare rapidamente i lavori».Una misura proposta dal comune dell'Aquila riguarda l'appalto integrato, per la progettazione e l'esecuzione delle opere, e l'omologazione delle procedure per entrambi i crateri. Marsilio ha chiarito che «si tratta di una prima fase istruttoria. Abbiamo ripreso in mano gli emendamenti già proposti in passato», ha precisato, «per elaborare una sorta di bozza da sottoporre all'attenzione delle associazioni di categoria, degli ordini professionali e dei sindaci, che avranno tempo fino a giovedì per presentare integrazioni».
L'ITER DEL DECRETO. Al Tavolo della ricostruzione hanno preso parte, tra gli altri, la deputata Pd, Stefania Pezzopane, relatrice del Decreto sisma, i sindaci dell'Aquila, Pierluigi Biondi, e di Teramo, D'Alberto, una folta rappresentanza di sindaci dei crateri 2009 e 2016, l'assessore regionale alla ricostruzione, Guido Liris, il vice presidente del consiglio regionale, Emanuele Imprudente, e il deputato della Lega, Luigi D'Eramo, oltre ai rappresentanti degli ordini professionali e del mondo produttivo.«Sono pervenuti suggerimenti e proposte emendative», ha dichiarato Pezzopane, «sia da parte dei comuni che della Regione. Domani inizierà in Commissione ambiente l'iter del decreto, che sarà incardinato per, poi avviare le audizioni».
SOLDI AGLI AEROPORTI. Negli emendamenti al Decreto sisma sono entrate anche due proposte di più ampia visione regionale, per il superamento della soppressione dei tribunali in Abruzzo e il sovvenzionamento pubblico degli aeroporti d'Abruzzo, Marche e Umbria. «Elementi strategici per il rilancio delle aree interne e delle regioni colpite dal terremoto», li ha definiti Marsilio. Proposte che non hanno incontrato il pieno favore delle associazioni. «Il timore», spiega Ezio Rainaldi, delegato alla ricostruzione di Confindustria L'Aquila, «è di vedersi respingere tutto, se non si scelgono le priorità di intervento, che sono restituzione delle tasse e ricostruzione pubblica». Sulla stessa lunghezza d'onda Massimiliano Mari Fiamma, dell'Api: «Se nel Decreto infiliamo tutto, rischiamo di non essere credibili».

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