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Data: 12/10/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

«Silenzi da Salvini» E riparte la protesta sul caro-autostrade Carsoli, il sindaco Nazzarro invia un altro sollecito al ministro: «Disattesi gli impegni assunti coi Comuni abruzzesi e laziali»

CARSOLI Si ferma il dialogo tra il Comitato dei sindaci di Abruzzo e Lazio e il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. E e da Carsoli parte una nuova lettera di sollecito per i vertici del dicastero guidato dal leghista Matteo Salvini. L'ultimo incontro con gli amministratori impegnati nella lotta al caro pedaggi e per la mezza in sicurezza di A24 e A25 risale al primo agosto scorso. Sono trascorsi più di due mesi dalla riunione in cui il commissario straordinario del governo per il sistema idrico del Gran Sasso, Corrado Gisonni, aveva incontrato una delegazione nella sala consiliare del Comune di Carsoli illustrando nel dettaglio il suo progetto "salva acquedotto". Lo stesso giorno il ministro Salvini aveva fatto sapere di stare «affrontando con particolare attenzione il dossier della A24». Ma da quell'incontro sono trascorsi due mesi di silenzio. Il ministero ha così disatteso gli impegni assunti con gli amministratori. «Abbiamo nuovamente sollecitato il ministero rispetto agli impegni presi e se sarà necessario torneremo a protestare», dice il sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro, coordinatrice e portavoce del Comitato dei sindaci. «Comprendiamo le ferie estive, ma siamo arrivati quasi alla metà del mese di ottobre senza avere nessuna notizia da Roma. Ricordiamo al ministero che la fine dell'anno è vicina». La concessione ad Anas - subentrata dopo la revoca a Strada dei Parchi, società del gruppo Toto - è in scadenza il prossimo 31 dicembre. «Ma oltre alla gestione, ci preme soprattutto capire cosa il ministro intenda fare in tema di messa in sicurezza e di tariffe», aggiunge Nazzarro. «L'impegno assunto di convocare il tavolo operativo (aperto il 12 giugno scorso) con cadenza mensile è rimasto, ad oggi, disatteso e le numerose lettere di sollecito sono state ignorate», scrive Nazzarro nella lettera, «i sindaci e gli amministratori sono a sollecitare nuovamente la convocazione del tavolo istituzionale per un aggiornamento sulla questione tariffe e sicurezza ed avere un riscontro alle istanze già formulate dichiarandosi determinati più che mai a far sentire la loro voce a difesa dei propri territori qualora anche questo invito dovesse cadere nel dimenticatoio». Insomma, a quattro mesi dall'apertura del tavolo operativo al ministero, gli oltre 100 amministratori di Lazio e Abruzzo attendono ancora risposte certe e azioni concrete dai vertici del ministero rispetto ai due temi cruciali: la messa in sicurezza dell'autostrada e tariffe meno onerose dei pedaggi.

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