Data: 29/11/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Sicurezza sui viadotti dell'A24: la Procura svela nuovi documenti Depositati i chiarimenti del consulente tecnico dei procedimenti aperti a Pescara, Sulmona e L'Aquila
Il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ammesso come parte civile dopo la prima esclusione TERAMO La Procura svela nuovi documenti. E lo fa nella battaglia che si consuma a colpi di produzione di atti (documentazione sempre più copiosa e pertinente) tra Pubblica accusa e difese dei vertici di Strada dei Parchi nell'udienza preliminare in corso nell'ambito dell'inchiesta sulle condizioni di sicurezza dei sette viadotti del tratto teramano dell'A24 (da ricordare che nel frattempo la gestione di A24 e A25 è passata all'Anas). Nell'udienza che si è svolta ieri mattina davanti al gup Lorenzo Prudenzano i pm titolari del fascicolo Laura Colica e Silvia Scamurra hanno prodotto ulteriori atti tra verbali di interrogatori di alcuni indagati in altri procedimenti (in particolare quello in corso sempre sulla sicurezza dei viadotti al tribunale dell'Aquila) e relazioni tecniche. Tra questi alcuni chiarimenti tecnici che la Procura ha chiesto ed ottenuto dall'ingegnere Bernardino Chiaia sulle perizie fatte per conto dei gup dell'Aquila e di Sulmona e sulla consulenza per la Procura di Pescara (dove è in corso un altro procedimento sempre sulla sicurezza dei viadotti). Chiarimenti chiesti dalla Procura teramana per evidenziare differenze su quesiti e interpretazioni. Materiale per cui le difese hanno chiesto nuovi termini proprio per l'esame.L'udienza di ieri ha segnato l'ingresso di una nuova parte civile accanto alle associazioni Codacons e Cittadinanza Attiva: si tratta del Ministero dei Trasporti e della Infrastrutture in un primo momento escluso come parte civile e ammesso solo come parte offesa. Nel procedimento teramano sono indagati Carlo Toto, imprenditore patron della Toto Holding che controlla Strada dei Parchi; l'amministratore delegato di Sdp, Cesare Ramadori, il direttore generale di esercizio di Sdp, Igino Lai; gli ex amministratori delegati di Sdp Sandro Capparucci e Roberto Zianna; il direttore operativo Marco Carlo Rocchi; il direttore tecnico Gabriele Nati e l'ex responsabile della direzione tecnica Mario Bellesia. La Procura contesta a tutti le ipotesi di reato di inadempimento di contratti di pubbliche forniture e attentato alla sicurezza dei trasporti. Nel corso della precedente udienza di settembre le difese degli otto indagati hanno presentato una voluminosa e ulteriore documentazione, soprattutto tecnica, contenuta in 125 file. Si torna in aula a gennaio e non è escluso che per alcuni indagati venga presentata una richiesta di rito abbreviato fino ad oggi non ancora depositata.Al centro dell'inchiesta ci sono le condizioni di sicurezza e manutenzione dei viadotti Casale San Nicola nel territorio comunale di Isola del Gran Sasso, di quelli di Cretara, San Nicola 1 e 2, Le Grotte, Cerchiara, nei territori di Isola e Colledara. Una situazione, secondo l'accusa, causata dalla totale inadempienza, a partire dal 2009, da parte della concessionaria autostradale degli obblighi di manutenzione ordinaria sulle opere. Una inchiesta che all'inizio ha visto anche il sequestro di svariate somme chiesto ed ottenuto in un primo momento dalla Procura. Somme dissequestrate successivamente dal tribunale del Riesame con la conferma del provvedimento del dissequestro da parte della Cassazione.
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