Sono di nuovo scesi in piazza gli studenti degli istituti superiori teatini per chiedere alle istituzioni di essere ascoltati. Ieri mattina erano un centinaio a pochi metri dal palazzo della Prefettura per chiedere maggiore sicurezza legata all'alternanza scuola-lavoro dopo gli ultimi tragici fatti accaduti a livello nazionale. Inoltre gli studenti hanno lanciato un appello al Ministero per rivedere le modalità dell'esame di stato. Infine, a livello locale, la richiesta riguarda la sicurezza e la manutenzione degli edifici scolastici e l'adeguamento del trasporto pubblico. «Serve maggiore sicurezza dice la rappresentante degli studenti del liceo scientifico F. Masci, Miriam D'Orazio - durante le attività di alternanza scuola-lavoro. Chiediamo, inoltre, attenzione sull'imminente esame di Stato: in particolare riguardo la seconda prova scritta che chiediamo sia eliminata o quantomeno rimodulata perché veniamo da due anni duri a causa della pandemia. Spesso manca personale docente perché positivo al Covid e a questo si aggiunge il caos generato da periodi in Dad». Una rappresentanza degli studenti nella tarda mattinata è stata ricevuta dal prefetto Armando Forgione. «Il prefetto ha spiegato il rappresentante d'istituto del Luigi di Savoia, Giulio Ingannato ha ascoltato con attenzione le nostre problematiche e ci ha garantito che si farà portavoce nelle sedi opportune per portare avanti le nostre istanze. A livello locale chiediamo un adeguamento sui trasporti alla luce dei tagli delle linee che creano difficoltà a noi studenti. Alla Provincia chiediamo l'adeguamento degli edifici scolastici a livello di sicurezza. Non è possibile essere ospitati da strutture decadenti». Le proteste vanno avanti da tempo ma secondo Ingannato «finora abbiamo ricevuto solo tante promesse ma pochi fatti. Chiediamo che vengano formalizzati gli impegni presi da parte delle istituzioni. Domani (oggi per chi legge ndr) avremo un incontro alle 9, in Provincia con le consulte e speriamo ci sia un intervento positivo da parte del presidente Menna e dal Comune di Chieti per affrontare il tema del trasporto pubblico».