Data: 23/11/2022
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Sicurezza e caro pedaggi altra protesta dei sindaci. La mossa irrita il ministro Salvini «E' falso che siano stati ignorati». I primi cittadini: «È ora di trovare una soluzione definitiva al problema»
L'AQUILA I sindaci e gli amministratori di Lazio e Abruzzo impegnati nella lotta al caro pedaggi e per la sicurezza delle autostrade A24 e A25 scendono nuovamente in piazza e chiamano a raccolta tutti i rappresentanti politici delle due regioni, dai presidenti e consiglieri regionali fini ai parlamentari eletti nell'ultima tornata. Per rispondere «all'indifferenza del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, dunque, il 29 novembre dalle ore 10 torneremo a far sentire la voce dei cittadini che rappresentiamo con una grande manifestare nel piazzale antistante il ministero dei Trasporti a Roma», annunciano gli amministratori. «È ora di trovare una soluzione definitiva al problema», rimarcano i primi cittadini. I sindaci lamentano una mancata risposta del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti a proposito delle autostrade A24 e A25, sottolineando che Salvini, pur avendo dichiarato di volerli incontrare, di fatto non ha inviato alcuna convocazione ufficiale.
Fonti del Mit riferiscono che la circostanza sia «falsa» perché la risposta «era arrivata, pubblicamente, il 14 novembre». In quell'occasione il ministro Salvini, spiegano le stesse fonti, «aveva assicurato massima attenzione alla vicenda - tanto da aver già chiesto agli uffici un aggiornamento sulla situazione - e aveva confermato massima disponibilità per un incontro con gli amministratori». Dalle fonti del Mit viene poi evidenziata la «scarsa considerazione mostrata da questi amministratori rispetto a un reale problema del territorio: evidentemente, preferiscono la polemica mentre i cittadini meriterebbero risposte serie e concrete». E ancora viene fatto presente che «il vicepremier e ministro sta lavorando e lavorerà sulle arterie autostradali A24 e A25 e incontrerà gli amministratori che intendono affrontare il dossier con serietà».
Gli amministratori però non ci stanno: «Ancora una volta non abbiamo avuto un riscontro, non è una battaglia politica e lo abbiamo già dimostrato - spiega al Messaggero il sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro - Ci sono oggi tutti i presupposti affinché gli aumenti vengano azzerati o comunque rimodulati, parliamo almeno del 50% e poi continuiamo a chiedere la gratuità delle due arterie per i pendolari residenti nel Lazio e nell'Abruzzo. La battaglia non si ferma». Le due arterie autostradali, infatti, precedentemente erano gestite dalla società Strada dei Parchi del gruppo industriale abruzzese Toto, ma sono tornate all'Anas dopo la decisione del Consiglio di Stato, che ha accolto il ricorso del governo. Alla base del contenzioso tra il governo e il concessionario vi era il Piano economico finanziario (Pef), con gli investimenti necessari alla messa in sicurezza sismica e l'adeguamento delle tariffe. «A differenza degli anni passati la gestione delle due arterie è tornata nelle mani dell'Anas, tanto che non c'è il rischio di un nuovo rincaro. Non essendo più in essere la convenzione con Strada dei Parchi, ribadiamo quindi che ci sono tutti i presupposti per ottenere quanto richiesto», conclude Nazzarro. Nella lettera inviata a Salvini il 27 ottobre scorso, infatti, gli amministratori hanno ripercorso le tappe della loro battaglia, reiterando richieste già portate all'attenzione del governo in passato.
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