Insorgono i comitati, ma anche l'opposizione di centrosinistra in consiglio comunale, alla notizia del via libera del ministero dei Trasporti alla ripresa dei lavori sulla strada parco, in attesa della filovia. Una rivoluzione del traffico metropolitano attesa sin dagli anni '90 sull'ex tracciato ferroviario. Il fatto che nei prossimi anni potranno cominciare a circolare i mezzi elettrici, non va però giù a Ivano Angiolelli, da anni a capo delle associazioni che si oppongono al progetto. Nel mirino, in primis la sicurezza e le barriere architettoniche, con «le relative prescrizioni atte al superamento delle molteplici criticità che gravano sul percorso prescelto. A nostro avviso fa notare Angiolelli vi è una mancata equivalenza in quanto al requisito tecnico della guida magnetica vincolata, del vettore prescelto Van Hool Exqui.City 18T, rispetto al Phileas prodotto dalla ditta olandese Apts, cessata a novembre 2014, e aggiudicataria della gara d'appalto del luglio 2006». Il rischio potrebbe essere quello che «un vettore largo tre metri con gli specchi laterali, impiegato in esercizio a doppia via di corsa, privo di guida magnetica vincolata, potrebbe trovare difficoltà a percorrere in sicurezza, a velocità elevata fino a 70 km, una carreggiata larga appena sette metri». A questo si aggiunga, per «le consolidate abitudini di vita della popolazione, l'esigenza di applicare delle barriere fisiche di protezione, alte 130 cm, su entrambi i lati del percorso per impedire i pericolosi attraversamenti pedonali che saranno consentiti soltanto agli incroci principali dotati di semafori dedicati. Cosicché una persona anziana che intendesse recarsi al mare, dovrà percorrere un tragitto ben più lungo di quello oggi consentito dal libero attraversamento. Poi vi è il problema più volte affrontato e mai risolto nel corso degli anni: quello dell'abbattimento delle barriere architettoniche presenti sulle rampe di accesso al servizio Brt, ovvero dalle strade perpendicolari alla strada parco, come via del Milite Ignoto. Insieme a quello dei costi elevati di gestione e manutenzione dell'impianto, circa 7 euro al chilometro, non compensati da un numero adeguato di passeggeri trasportati, in mancanza dell'indispensabile parcheggio scambiatore a nord, mai realizzato nell'area del Palacongressi di Montesilvano».
GLI INCROCI Non è finita, poiché per Angiolelli «i 19 incroci a raso che interessano la strada parco, tutti semaforizzati, creeranno rallentamenti espressivi alla circolazione veicolare bidirezionale mare-monti, vanificando i benefici attesi sulla qualità dell'aria dall'avvento del filobus». Altre questioni riguardano «l'abbattimento degli alberi di alto fusto e della siepe sempreverde sul lato mare per allagare il marciapiede, lo sfratto del mercato rionale del mercoledì e dei tanti ciclisti e pedoni che fruiscono da vent'anni dell'unica vera ciclovia della città e il ritorno alla divisione est-ovest di Pescara». Per il capogruppo della lista Sclocco sindaco Mirko Frattarelli, invece, «il trasporto pubblico di massa non esiste più e sono stati spesi milioni di euro senza pensare alle vere esigenze della città e dei suoi cittadini. Non si risolveranno così i problemi del traffico di Pescara e Montesilvano».