Ingorgo doveva essere e alla fine ingorgo è stato. E tocca al Comune cedere il passo: il confermato raduno delle seimila sardine, stasera alle 18,30 a piazza Salotto, ha costretto l'amministrazione comunale a rinviare a domani gli spettacoli d'inaugurazione del Dome Theatre, la cupola trasparente piazzata ai piedi del Titanic. Con buona pace di chi a Palazzo di città sperava, con un colpo di mano, di imporre lo spostamento ovvero il rinvio se non l'annullamento della manifestazione anti-Salvini.
Proprio le ingombranti installazioni natalizie avevano già imposto una verifica supplementare a Prefettura e Questura in ordine all'ipotesi di spostare il raduno delle sardine in altro luogo. Così non è stato: piazza Salotto è stata confermata alle sardine, con possibilità di estensione sulle vie limitrofe. Decisione che il questore Misiti ha ribadito ieri in modo chiaro e deciso al sindaco Masci, respingendo la sua istanza: la piazza è stata richiesta ed è stata autorizzata nel rispetto delle procedure, dunque via libera alle sardine e rinvio di 24 ore di musiche e spettacoli sotto la cupola-igloo. Fine del discorso.
LA LETTERA-BIS Dopo la lettera sul caso Segre, il sindaco Masci ha dovuto riprendere carta e penna per la seconda volta in pochi giorni per spiegare le ragioni del suo operato: che ieri, come già per Segre, è sembrato dettato più dall'azionista di riferimento della maggioranza, leggi la Lega. Masci ha respinto in modo netto le accuse, stavolta di presunto boicottaggio alle sardine, avanzate dall'opposizione e non solo. «Come sindaco voglio rassicurare i giovani che questa amministrazione è particolarmente sensibile a ogni manifestazione di libero pensiero, ma allo stesso modo respinge il retropensiero fatto veicolare in queste ore su questa vicenda... Lo spostamento - ha scritto il sindaco - è l'ennesima riprova di quanto il Comune abbia a cuore la buona riuscita di ogni tipo di manifestazione...». Spiegazione rafforzata dall'assessore Cremonese, secondo cui «gli spettacoli erano fissati e organizzati da tempo per sabato, lo spostamento degli orari dal mattino alla sera è stato suggerito per avere la cupola illuminata, assai più suggestiva». Alla fine della giostra il sindaco Masci e il capogruppo leghista D'Incecco hanno comunque dovuto prendere atto della decisione del questore.
LA SPONDA DEL COMMERCIO A ben vedere, il tentativo di far saltare l'evento delle sardine era cominciato con la forte presa di posizione dei commercianti del centro - strumentalizzati? - a cominciare da Marina Dolci di Viviamo Pescara, tra i primi a invocare lo spostamento del raduno anti-salviniano che avrebbe arrecato danni al commercio e anche al food. Punto di vista ribaltato dal consigliere di opposizione Mirko Frattarelli secondo il quale «un evento con migliaia di persone non può danneggiare in alcun modo il commercio - la sua obiezione - e comunque il raduno era già in agenda almeno da una decina di giorni. Nessuno schiamazzo e nessuna violenza, al massimo si canterà Bella Ciao». Le sardine invaderanno pacificamente piazza Salotto alle 18,30 e per un'ora e mezza daranno vita a un happening di canti e balli con Già alle 15,30 saranno però impegnati a ripulire la spiaggia antistante la Nave di Cascella. E promettono: «Lasceremo piazza Salotto più pulita di come l'avremo trovata».
P. Ver.