ROMA Sorpresa per i genitori italiani al volante. Da oggi, e non da marzo come sarebbe dovuto essere, scatta l'obbligo di installazione nelle auto dei dispositivi anti-abbandono sui seggiolini per i bambini di età inferiore ai 4 anni. Un vero e proprio colpo di scena che mette in difficoltà non solo gli automobilisti - che dovranno correre ad acquistare il necessario per mettersi in regola - ma anche le forze dell'ordine che dovranno organizzare i controlli e, nel caso di irregolarità, multare i conducenti inadempienti. Il salva-bebè firmato poche settimane fa dalla ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Paola De Micheli infatti, applica anche in questo caso le sanzioni previste dall'art. 172 del Codice della Strada. Vale a dire non solo una sanzione amministrativa da 81 a 326 euro (56,70 euro se pagata entro 5 giorni) ma anche la decurtazione di 5 punti dalla patente. L'applicazione urgente del decreto del MIT è stata rivelata solo ieri da una Circolare esplicativa. Un documento interno della Direzione Centrale delle Specialità che lascia poco spazio alle interpretazioni e chiarisce come i seggiolini «dovranno attivarsi automaticamente e dovranno essere dotati di un allarme in grado di avvisare il conducente della presenza del bambino nel veicolo attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici, percepibili all'interno o all'esterno del veicolo (potranno essere dotati anche di un sistema di comunicazione automatico per l'invio di messaggi o chiamate)».
TRE TIPOLOGIE Non solo, la circolare mette anche nero su bianco le caratteristiche tecniche dei dispositivi stabilendo tre diverse possibilità. I sistemi di allarme potranno sia «essere integrati all'origine nel seggiolino», una soluzione adatta a chi ne compra uno nuovo e con un costo che va dai 200 euro a salire, sia essere integrati nel veicolo come «dotazione di base o un accessorio ricompreso nel fascicolo di omologazione», ma soprattutto «indipendenti». In questo ultimo caso si tratta di un sensore mobile pensato per adattare i seggiolini già acquistati dalle famiglie italiane.
Ad esempio sono in commercio a circa 70 euro dei piccoli cuscini dotati di un sensore di peso da inserire all'interno delle sedute esistenti. Soldi che in questo momento usciranno dalle tasche dei genitori della Penisola dato che ancora non è stato ben definito l'iter per accedere alle agevolazioni. Il bonus, presente nel Decreto Legge fiscale 2020, stabilisce un contributo di 30 euro per ogni nuovo sistema di allarme attingendo a circa 15,1 milioni di euro per il 2019 e 1 milione di euro per il 2020. Un fondo peraltro disponibile «fino ad esaurimento» e che, quindi, potrebbe costituire un'ulteriore beffa per i genitori che non si adeguano subito.