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Data: 23/02/2021
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Scure sui trasporti colpite anche le corse tra le città. I tagli della Tua per effetto di Dad e zone rosse riguardano una serie di linee urbane e i collegamenti con Chieti e L’Aquila. L’ira dei sindacati informati soltanto a cose fatte

Giuliante: «Indicazioni regionali, nessuno restera’ a piedi»


Una riunione convocata a cose fatte, quando la riduzione delle corse è già in atto e le proteste degli utenti riempiono le chat oltre il previsto. Ce n'è abbastanza, a giudizio dei sindacati, per tuonare contro i vertici di Tua, l'azienda pubblica regionale dei trasporti, che da ieri ha deciso una serie di tagli alle linee di servizio. Con il risultato, sottolineano in una nota Cgil, Cisl, Uil e Cisal, di penalizzare intere zone della città, a partire dai Colli, e i collegamenti con alcuni paesi della provincia come Pietranico e Alanno. La stretta sulla mobilità varca anche i confini metropolitani e colpisce pure i collegamenti tra Pescara, Chieti e L'Aquila «con notevoli disagi per gli utenti e gli stessi autisti, messi in ferie forzate o in cassa integrazione con la giustificazione della riduzione di lavoro, salvo poi fare ricorso a personale interinale spiega Franco Rolandi, segretario regionale della Filt-Cgil -. Tutto questo viene giustificato con la chiusura delle scuole e la proclamazione della zona rossa, ma crediamo che i veri motivi siamo solo quelli di cassa. Con i tagli e risparmi effettuati si cerca di rimettere in sesto i bilanci della società a danno dei cittadini. Anche se pochi, i viaggiatori devono essere tutelati e non privati di un servizio essenziale».
Le decisioni del management della Tua sarebbero state prese senza consultare le associazioni sindacali, sul piede di guerra anche per il mancato rispetto delle norme anti-contagio. «Le postazioni degli autisti continua Rolandi - non vengono sanificate come dovrebbero e il cambio tra conducenti avviene con le persone ancora a bordo, mentre a rigor di logica dovrebbe essere effettuato quando i bus arrivano al capolinea, dove è prevista una pausa di alcuni minuti e quindi c'è realmente la possibilità di disinfettare le postazioni e l'abitacolo».
I NODI All'ordine del giorno nella riunione di oggi anche le questioni relative al rinnovo del contratto, per cui i sindacati sono scesi in piazza lo scorso 8 febbraio e si apprestano a tornarci il 26 marzo. Alle rivendicazioni dei gruppi sindacali il presidente di Tua, Gianfranco Giuliante, replica sostenendo che «di fatto ci troviamo di fronte a un lockdown e il piano delle corse rispetta questa situazione. I tagli sono stati fatti sulla base dei rilevazioni operate per una intera settimana. Abbiamo visto che c'erano corse senza passeggeri o, al massimo, con 5 persone. In taluni casi abbiamo ritenuto di dilatare i tempi delle corse, ma solo dove era necessario. Noi non lasciamo nessuno a piedi. I tagli sono nell'ordine del 10%, decisi sulla base delle indicazioni che vengono dalla Regione. Non dimentichiamo che Tua è un soggetto attuatore». Nel botta e risposta con i sindacati, anche una bordata al presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri: «So che ha lamentato i tagli effettuati sulle corse dei bus di linea, ma lui è uno degli esponenti più importanti della Regione. Ci sembra una palese contraddizione che critichi l'ente da cui partono le indicazioni».

 


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