PESCARA La Regione si impegna ad acquistare nuovi autobus per aumentare così la frequenza delle corse utilizzate dagli studenti per andare a scuola. È questo il risultato della riunione che si è svolta ieri mattina in Comune con i rappresentanti dell'azienda di trasporto pubblico Tua e i dirigenti scolastici di 12 istituti cittadini. Riunione convocata dall'assessore alla mobilità Luigi Albore Mascia per fissare nuove misure anti-contagio, alla luce delle ultime disposizioni varate dal governo domenica scorsa.Erano presenti, tra gli altri, i responsabili dell'Ufficio trasporti della Regione Mario Litterio e dell'area Chieti-Pescara di Tua Raffaele Piscitelli, il presidente della commissione Pubblica istruzione del Comune Fabrizio Rapposelli, la consigliera comunale Stefania Catalano.L'aumento dei mezzi è stato annunciato dal responsabile dell'Ufficio trasporti della Regione. L'obiettivo è quello di incrementare il numero delle corse negli orari e lungo quei percorsi che in queste settimana hanno mostrato qualche carenza.Tua, in proposito, è intenzionata a scendere al di sotto del limite di carico dell'80 per cento dei mezzi pubblici fissato dal governo, per ridurre al minimo eventuali rischi di assembramento. «Questa può essere una soluzione», ha spiegato Albore Mascia, «per risolvere i problemi che sono arrivati sui tavoli dei dirigenti scolastici e della Tua nel corso di questo primo mese di ripresa delle lezioni nelle scuole».«Il sistema tutto sommato ha retto finora», ha detto l'assessore al termine della riunione, «anche se, indubbiamente, qualche nodo da sciogliere resta. Per questo, abbiamo voluto un tavolo di lavoro mensile come utile canale di dialogo tra tutti gli attori, ossia la scuola e la società di trasporti, chiamati a lavorare insieme per garantire la salute dei cittadini».Secondo Mascia, i primi dati forniti da Tua sul trasporto pubblico nel primo mese dalla riapertura delle scuole sarebbero incoraggianti. L'azienda ha assicurato 60 corse aggiuntive per l'emergenza Covid attivate con i fondi della Regione, altre 40 in più sull'area urbana e 16 in più per il percorso Pescara-Penne, per un totale di circa 10.000 posti disponibili. «Quello che posso assicurare», ha fatto presente Piscitelli, «è che, sulla base dei rilievi effettuati ad ogni segnalazione ricevuta, non è mai stato rilevato un carico di passeggeri superiore a quanto stabilito come limite dal governo». «Esiste, comunque», ha aggiunto il responsabile dell'Ufficio trasporti della Regione, «una percezione diffusa di insicurezza, ma si tratta solo di una percezione che non è confortata dalla realtà dei fatti». Dal canto loro, i dirigenti scolastici hanno segnalato le criticità riscontrate, soprattutto su alcune linee come quella tra Pescara e Francavilla. Problemi da risolvere al più presto, visto che con l'arrivo della stagione fredda e del maltempo aumenterà, quasi certamente, l'utilizzo dei mezzi pubblici. Tuttavia, l'esponente della Regione ha tenuto a far presente che un'ulteriore riduzione del numero dei passeggeri sugli autobus comporterebbe problemi per l'azienda, visto che non riuscirebbe più a coprire le spese di trasporto. «Se si dovesse scendere al 50 per cento della capienza per decreto», ha avvertito Litterio, «non sarà più possibile intervenire con correttivi e sarà necessario ricorrere alla didattica integrata».
I presidi bocciano l'ingresso alle 9 «Più alto il rischio assembramento» la normativa del ministero di Marcella Pace
PESCARA Nessuna modifica sull'organizzazione didattica nelle scuole superiori di Pescara. Tra le misure previste nel Dpcm del 18 ottobre è stata introdotta la possibilità per gli istituti secondari di secondo grado di entrare alle 9, a partire da oggi.Tuttavia, nella serata di lunedì, una circolare del Miur ha fatto chiarezza, rendendo la disposizione valida solo in casi eccezionali, deliberati dai vari comitati regionali per l'emergenza Covid-19. Nel documento viene evidenziato come «previa comunicazione al ministero dell'Istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferite agli specifici contesti territoriali», le istituzioni scolastiche saranno chiamate ad adottare altre forme flessibili nell'organizzazione, con più didattica digitale integrata, maggiori modulazioni negli orari e disponendo che l'ingresso non avvenga prima delle 9. Questa normativa al momento non si applica alle scuole pescaresi, sollevando i dirigenti scolastici che meticolosamente avevano già disposto la loro personale organizzazione. «A Pescara, la stragrande maggioranza degli uffici comincia le attività alle 9», commenta la preside del liceo classico, Antonella Sanvitale. «Slittare l'ingresso a quella stessa ora anche per le scuole, avrebbe prodotto l'effetto contrario. La nota ha chiarito tutti i dubbi e ci ha permesso di proseguire secondo la nostra organizzazione». Al Classico è stata attivata la didattica digitale integrata a settimane alterne per le classi dalla seconda alla quinta, lasciando sempre in presenza le prime. Gli ingressi, su sei punti di accesso, uno ciascuno per le sei bolle in cui è stata suddivisa la scuola, sono stati dilazionati dalle 8 alle 8,10. Nessuna modifica nemmeno al liceo artistico, musicale e coreutico MiBe. «Saremmo stati pronti a un'eventuale rimodulazione», assicura la dirigente Raffaella Cocco, «tuttavia la chiarificazione che ci è giunta dal ministero ha escluso per ora un cambiamento degli assetti. Abbiamo già fatto ricorso alla didattica digitale, dividendo la popolazione studentesca in due gruppi che si alternano settimanalmente nella didattica in presenza. In tutte e tre le sedi abbiamo scaglionato gli ingressi, in diversi punti di accesso, tra le 8,05 e le 8,30».Lo slittamento delle lezioni alle 9 avrebbe provocato numerose difficoltà specie ai pendolari che devono fare i conti con gli orari dei mezzi di trasporto pubblici. «Molti studenti del nostro liceo», sottolinea Antonella Di Lorito, vice preside dello scientifico Galileo Galilei, «si sarebbero trovati ad aspettare anche fino alle 18 per rientrare a casa, dovendo posticipare l'ingresso alle 9 e di conseguenza l'uscita. Grazie alla circolare ministeriale, siamo riusciti a mantenere la stessa organizzazione». Nello scientifico è stata adottata un'alternanza di didattica in presenza e a distanza su tre giorni ogni settimana. Gli ingressi sono stati scaglionati tra le 8 e le 8,15 in entrambe le sedi.