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Data: 04/07/2024
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Scuolabus per 305 Comuni: scontro sull'appalto unico. Vale 59 milioni di euro, il Pd attacca la Regione: «Il servizio sarà più caro»

L'AQUILA Lo scontro politico si accende sull'appalto unico regionale da 59 milioni di euro per affidare il servizio di trasporto scolastico nei 305 Comuni abruzzesi per la durata di quattro anni. Per il Pd il servizio, nella migliore delle ipotesi, sarà più caro. E nella peggiore i sindaci non faranno in tempo per settembre. L'attacco al governo di centrodestra di Marco Marsilio è stato sferrato ieri dal capogruppo dem in Regione, Silvio Paolucci, e dal consigliere Antonio Blasioli che hanno presentato in Consiglio regionale un'interpellanza sull'esito della gara badita nel 2023 dall'Agenzia regionale dell'Abruzzo per la committenza (Areacom) diretta da Donato Cavallo.L'ATTACCO. «Areacom e Regione aumentano i costi del servizio a danno di Comuni e famiglie», affermano i due esponenti del Partito Democratico, «le centrali uniche di committenza nascono con l'intento di generare risparmi per le pubbliche amministrazioni. In Abruzzo invece accade l'esatto contrario perché i Comuni, soprattutto delle aree interne, dovranno sottoscrivere un contratto più oneroso per il trasporto scolastico, mettendo a rischio le loro casse e il servizio in sé».La procedura di gara, giunta al capolinea a metà giugno, prevedeva una suddivisione in 10 lotti con altrettanti importi. Eccoli di seguito.LA MAPPA. Servizio di trasporto e servizi accessori per gli enti locali di: "Area Valle dell'Aterno" (42 Comuni: 9,9 milioni); "Marsica" (35 Comuni: 9,5 milioni); "Valle Peligna e Alto Sangro" (31 Comuni: 7,1 milioni)); "Chieti" (29 Comuni: 3,7 milioni); "Lanciano" (46 Comuni: 6,7 milioni)); "Vasto" (29 Comuni: 4,4 milioni); "Pescara 1" (19 Comuni: 3,2 milioni); "Pescara 2" (27 Comuni: 3,5 milioni); "Teramo 1" (21 Comuni: 4,8 milioni); "Teramo 2" (26 Comuni: 5,4 milioni). Il valore complessivo, per i 48 mesi di durata dell'appalto, è pari complessivamente a 58.713.968 euro.NERO SU BIANCO. L'Areacom ha proceduto alla stipula dell'accordo quadro con gli operatori economici aggiudicatari.Il contratto attuativo invece è a carico dell'ente locale contraente che sarà responsabile della fase di esecuzione contrattuale con l'operatore economico aggiudicatario. Nel capitolato tecnico viene specificato l'oggetto dell'appalto.I servizi operativi sono tre: trasporto scolastico, trasporto per uscite didattiche e trasporto nei plessi scolastici distaccati. Opzionale è il servizio di accompagnamento. Il fornitore dovrà garantire i servizi richiesti a tutti gli enti locali che aderiranno all'iniziativa ai prezzi offerti in sede di gara e secondo le specifiche esigenze. E i Comuni potranno deliberare, nel corso di durata degli stessi contratti, di cessare la prestazione di alcuni servizi. Così si legge sui documenti pubblicati da Areacom.CONTEGNO ALLA GUIDA. Il servizio consiste nell'attività di trasporto - da casa a scuola e da scuola a casa - degli alunni delle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado, secondo i piani di trasporto annuali di ciascun ente locale. Il capitolato precisa, tra le altre cose, alcune norme di sicurezza: «Non è consentito far scendere l'alunno a una fermata diversa da quella assegnata se non previa autorizzazione rilasciata dall'ufficio comunale competente»; «a ogni alunno trasportato dev'essere garantito il posto a sedere: vietato trasportare utenti in piedi»; «velocità a passo d'uomo in prossimità degli istituti scolastici e divieto di effettuare manovre e operazioni di retromarcia negli spazi attigui alle scuole». Circa i conducenti degli scuolabus, sono elencati anche i requisiti tecnico-professionali per effettuare il servizio richiesto, con alcune precisazioni: «Tenere un comportamento irreprensibile e rispettoso nei confronti dei minori e dei genitori, e comunque tale da escludere nella maniera più assoluta qualsiasi maltrattamento dei minori trasportati o altro comportamento perseguibile a norma del codice penale, ossia l'uso di un linguaggio volgare, di coercizioni psicologiche o altri comportamenti lesivi della dignità del bambino che prendano a riferimento credo religioso, nazionalità, provenienza geografica, orientamento sessuale, stato di salute e stile di vita». IL GRIDO D'ALLARME. Ma per il Pd, la madre di tutti gli appalti per il trasporto scolastico non decollerà. «Lo scorso 18 giugno Areacom ha comunicato ai Comuni l'avvenuta aggiudicazione della gara, sollecitandoli ad aderire all'accordo quadro e quindi ai costi e alle condizioni contrattate dall'Agenzia regionale», incalzano Paolucci e Blasioli, «ma quello che ci giunge dai Comuni, in particolar modo dell'Abruzzo interno, è un vero e proprio grido di allarme, sia perché si prospetta, in barba al diritto allo studio e alla lotta contro lo spopolamento, un aumento di spesa insostenibile per le casse degli enti sia perché i Comuni dovranno rescindere i contratti in essere per formalizzarne uno meno vantaggioso sia perché», affermano i due dem, «nel corso della procedura non ci sono stati incontri preliminari con i Comuni per verificare le loro esigenze, né sono state effettuate analisi dei costi attualmente corrisposti per il servizio. A dirla tutta, gli enti non sono stati coinvolti nemmeno nella delimitazione dei lotti, corrispondenti alle varie aree geografiche».Paolucci e Blasioli ricorrono anche ad alcuni esempi: «Per il lotto 7, che comprende Pescara e Montesilvano, è stato previsto un chilometraggio di soli 261.000 km, un numero insufficiente a coprire persino le necessità di due Comuni come Loreto Aprutino e Cappelle sul Tavo. Mentre per i lotti riguardanti la Provincia dell'Aquila, quelli più complessi da un punto di vista gestionale, non sono pervenute offerte e le gare sono andate deserte. Una notizia che non può non destare preoccupazione», sottolineano, «dato che l'avvio del servizio è previsto come ogni anno per settembre». LA PAROLA A MARSILIO. I Comuni possono rifiutarsi di aderire all'accordo quadro? E se decideranno di firmare i contratti faranno in tempo a sbrogliare in appena due mesi tutte le incombenze burocratiche annesse al bando come la stesura del "Piano dei fabbisogni" che contiene il "Piano di trasporto Annuale", cioè i servizi e i km richiesti, oltre a effettuare il sopralluogo con la ditta aggiudicatrice che, a sua volta, dovrà redigere il "Piano Operativo", sulla base del Piano dei Fabbisogni, e inviarlo ai Comuni che potranno accettarlo o rigettarlo? «Una mole di lavoro ingente a carico di enti spesso molto piccoli e con poco personale a cui», conclude l'opposizione, «sarà demandato il compito di garantire comunque, in pochissimo tempo, l'avvio del servizio in coincidenza con l'anno scolastico, peraltro a costi più elevati rispetto al passato». La parola passa a Marsilio.


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