Data: 08/08/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Scuola, la proposta: usiamo gli spazi liberi degli istituti religiosi I consiglieri comunali di centrosinistra sollecitano soluzioni: il 30% dei ragazzi delle superiori rischia di restare a casa
PESCARA I consiglieri comunali di centrosinistra non ci stanno, non sono affatto soddisfatti delle soluzioni trovate per la ripresa dell'anno scolastico perché, dicono, «ci sono ancora troppi punti irrisolti», nonostante le rassicurazioni arrivate nei giorni scorsi dall'assessore Gianni Santilli e dal sindaco Carlo Masci sugli istituti di competenza comunale.«I punti fondamentali su cui si dovrebbe lavorare sono almeno due, e cioè spazi e trasporti», hanno detto ieri mattina in conferenza stampa Marinella Sclocco, Stefania Catalano, Piero Giampietro, Marco Presutti e Francesco Pagnanelli intervenendo davanti alla scuola di Borgo Marino che perderà gli spazi della palestra per la conversione in aule. «Il problema restano gli spazi», hanno detto i consiglieri, preoccupati per la situazione delle scuole superiori. «Al consiglio comunale straordinario che si è svolto nei giorni scorsi sulle scuole il presidente della Provincia Antonio Zaffiri non era presente, così come i dirigenti scolastici, per cui non è stato affrontato il tema delle superiori», hanno osservato i consiglieri di minoranza che hanno chiesto e ottenuto quella seduta consiliare. «Ma non è possibile che il Comune non sappia cosa accadrà nelle scuole superiori della città, anche se non sono di sua competenza», hanno aggiunto.Il centrosinistra rilancia la proposta di «usare gli spazi museali, anche per le attività laboratoriali» e si potrebbe pensare, ad esempio «al museo del mare». Poi, sempre per il centrosinistra, sarebbe stato opportuno «attivare un tavolo permanente con gli enti religiosi in modo da utilizzare per le lezioni gli spazi liberi delle scuole come Domus Mariae e Nostra Signora, visto che ci sono degli edifici già adeguati. Non sarebbe per sempre, ma solo per un anno». E ancora, «andava convocata una conferenza di servizi con la Provincia, i Comuni e l'Ufficio scolastico, ma questo passaggio è mancato» e c'è il timore che con l'inizio dell'anno scolastico tutti i problemi sul tappeto emergeranno in un solo colpo, «nonostante il Comune continui a ripetere che è tutto ok». Un altro tema centrale è quello del trasporto. «Il servizio sarà organizzato dalla Tua come l'anno scorso, nonostante il Covid, il che vuol dire che o non saranno rispettate le regole del distanziamento o il servizio non sarà adeguato. Il 30 per cento dei ragazzi rischia di rimanere a piedi, di non arrivare a scuola, a Pescara, dove si concentrano le superiori, quindi», e questa è la proposta, «la Regione dovrebbe assicurare maggiori risorse a Tua per attivare i vettori privati, garantendo il diritto allo studio», oppure potrebbe sollecitare la Regione «a promuovere in tempi rapidi il biglietto unico gomma-rotaia» su cui sta lavorando.Tra l'altro gli studenti pendolari «consentono ad attività come piccola ristorazione e cartoleria di riprendere a lavorare» per cui è bene favorire il loro arrivo in città. I consiglieri tornano a chiedere «una sinergia» tra enti sulla scuola, «ma subito»: la prima campanella è vicina.
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