PESCARA La terra trema e in Abruzzo torna la paura. Una forte scossa di terremoto con epicentro in Molise, a due chilometri da Montagano, in provincia di Campobasso, si è registrata ieri alle 23,53. Il sisma è stato avvertito anche in Campania, Puglia e Lazio. È di 4.6 la magnitudo definitiva, come comunicato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), mentre l'ipocentro è stato individuato a 23 chilometri di profondità. Sono numerose le telefonate arrivate ai centralini dei vigili del fuoco dei comandi provinciali di Pescara e Chieti per chiedere informazioni. «Al momento nessuna richiesta di soccorso e segnalazioni di danni è giunta alle nostre sale operative», hanno precisato gli stessi vigili del fuoco sui canali social un quarto d'ora dopo la mezzanotte. Il Dipartimento di protezione civile ha comunicato di aver avviato subito verifiche con le strutture locali del servizio nazionale. Tanti utenti, anche abruzzesi, hanno riversato la propria preoccupazione su Twitter. C'è chi, da Pescara, ha raccontato di essersi svegliato per una «botta fortissima»; chi di aver avuto paura mentre guardava la tv, «perché la poltrona tremava»; e chi, come una donna di San Salvo, ha digitato: «Ho temuto che il portone di casa esplodesse». «Il letto ha tremato, ma il lampadario è rimasto fermo», ha scritto un altro utente su Facebook, ipotizzando che si sia trattato di una scossa sussultoria. Scene di panico si sono registrate a Campobasso con traffico in aumento, parcheggi e aree di sosta riempite in poche decine di minuti e persone scese in strada in pigiama e persino con la valigia al seguito. In base alle prime testimonianze, qualche crepa sui muri delle abitazioni è stata segnalata in un paio di comuni molisani. Alcuni sindaci della provincia di Campobasso hanno deciso di chiudere le scuole per la giornata di oggi, in modo tale da consentire verifiche strutturali in tutti i plessi.