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Data: 24/11/2022
Testata Giornalistica: IL PICCOLO
    IL PICCOLO

Sciopero dei lavoratori della Trieste Trasporti: la data è il 2 dicembre. Ora è ufficiale la giornata scelta dalle sei sigle sindacali Presto un incontro informale con il presidente Tt Marzi.

Nel dettaglio, le richieste sindacali sono di assumere almeno 25 conducenti, il pieno rispetto degli accordi integrativi di tutti i comparti, reinternalizzare tutti i servizi finalizzati alla ricollocazione degli inidonei, la concessione delle giornate di ferie al di fuori dei piani estivi e invernali, l'incremento economico di 200 euro al mese per tutti i dipendenti, la piena assegnazione delle indennità di prestazione per i conducenti anche neo assunti e, infine, la codificazione della turnistica.


I lavoratori della Trieste Trasporti si fermeranno il 2 dicembre. Ieri è arrivato il via libera alla data dalla Commissione di garanzia che ha accolto le richieste delle sei sigle sindacali — Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti, Faisa Cisal, Autoferro Ugl e Usb — che per la prima volta si muovono in maniera così compatta. Lo sciopero arriva al termine di un lungo confronto con l'azienda avviato prima sui tavoli interni, passato poi per la Prefettura con la proclamazione dello stato di agitazione e culminato quindi nella decisione di fermarsi, confermata nel corso dell'ultima assemblea dei lavoratori della scorsa settimana. Nel dettaglio, le richieste sindacali sono di assumere almeno 25 conducenti, il pieno rispetto degli accordi integrativi di tutti i comparti — quindi anche tecnici e amministrativi—, rein ternalizzare tutti i servizi finalizzati alla ricollocazione degli inidonei, la concessione delle giornate di ferie al di fuori dei piani estivi e invernali, l'incremento economico di 200 euro al mese per tutti i dipendenti, la piena assegnazione delle indennità di prestazione per i conducenti anche neo assunti e, infine, la codificazione della turnistica. L'altro giorno il presidente di Trieste Trasporti, Maurizio Marzi Wildauer, è intervenuto ricordando comunque la complicata situazione economica e le difficoltà delle aziende del settore a causa dell'emergenza Covid. Non è mancato un ringraziamento per lo sforzo e l'impegno del personale ed è stato garantito «ogni possibile sforzo per individuare soluzioni condivise ed economicamente sostenibili, con lo scopo di migliorare le condizioni dei lavoratori e la loro qualità della vita, rendendo più forte la coesione sociale in azienda». I sindacati hanno chiesto quindi un incontro con Marzi che presumibilmente avverrà la prossima settimana in via comunque informale. Da parte della Regione Fvg, titolare del contratto con Trieste Trasporti per la gestione del servizio, è stato confermato come il tema sia sul tavolo della direzione delle Infrastrutture, le cui deleghe sono in carico al presidente Massimiliano Fedriga dopo l'elezione a deputato dell'ormai ex assessore Graziano Pizzimenti. In questo momento è in fase di definizione un incontro tra i vertici delle quattro società riunite sotto la Scarl Tpl Fvg, titolari del contratto di servizio, e lo stesso Fedriga. La protesta dei lavoratori di Trieste Trasporti arriverà anche in Comune con il capogruppo di Fratelli d'Italia, Marcelo Medau, che ha presentato una mozione chiedendo al Consiglio di impegnare il sindaco Roberto Dipiazza ad attivarsi affinché il presidente Fedriga incontri al più presto anche le sigle sindacali di Trieste Trasporti.


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