Data: 09/11/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
|||||||||||
|
|||||||||||
Sciopero bus, picco a Giulianova: l'adesione arriva all'85 per cento. Partecipazione dimezzata a Teramo (41 per cento), disagi per utenti nella fascia oraria dalle 9 alle 13
I sindacati: «La sede costiera è la più penalizzata dalla Tua, ne fanno le spese viaggiatori e personale» GUARDA I SERVIZI TRASMESSI DA TELEPONTE - SUPER J - R115 TERAMO Se a Giulianova l'adesione allo sciopero da parte dei lavoratori della Tua ha raggiunto l'85%, a Teramo si è fermata al 41%, creando comunque qualche disagio all'utenza del servizio extraurbano nella fascia oraria dalle 9 alle 13, durante l'astensione dal lavoro. Percentuali molto diverse quelle tra Teramo e Giulianova che per i sindacati sarebbero giustificate dal fatto che proprio la sede giuliese sia stata «quella maggiormente penalizzata dalla scelte aziendali».
In ogni caso Filt Cgil, Uil Trasporti e Faisa Cisal si dicono abbastanza soddisfatte della partecipazione allo sciopero, ribadendo tutte quelle che sono le criticità che hanno portato prima alla proclamazione dello stato di agitazione e poi allo sciopero. «Sulla riorganizzazione non c'è stata alcuna condivisione con le organizzazioni sindacali», sottolinea Aurelio Di Eugenio della Filt Cgil, «e le scelte dell'azienda hanno portato non solo all'abbandono delle sedi di Giulianova e Teramo, ma anche alla penalizzazione dell'utenza e al peggioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti». I tre sindacati evidenziano infatti come, nonostante la cronica carenza di organico, che costringerebbe il personale a pesanti straordinari, a oggi non sia ancora stato bandito il concorso annunciato dall'azienda. Sotto accusa anche gli accorpamenti di residenze periferiche di lavoro come Montorio, Roseto e Mosciano, che produrrebbero «ingiustificati aumenti dei costi dei trasferimenti con autobus a vuoto, ingiustificati aumenti di consumi di carburante, ingiustificati aumenti di costi per il personale derivanti dai tempi prolungati per maggiore impegno». Tra le criticità segnalate, come evidenzia ancora Di Eugenio, quelle del mancato aggiornamento dei tempi di percorrenza, che andrebbero rivisti alla luce dell'aumento del traffico registrato negli ultimi decenni, e dell'evasione tariffaria. «L'evasione tariffaria supera il 50%», dichiara, «e questo perché non ci sono i controlli. A oggi contiamo 5-6 verificatori. Da tempo chiediamo che questo numero venga implementato, magari anche utilizzando quel personale delle biglietterie che lavora ancora part-time. Aumentando i controlli, effettuandoli al capolinea dove sale il maggior numero di persone, verrebbero recuperate importanti risorse per le casse dell'azienda. L'attuale situazione non è più ammissibile ed è ingiusta verso chi rispetta le regole e paga il biglietto». A ribadire le ragioni dello sciopero anche Andrea De Amicis della Uil trasporti e Roberto Cascioli di Faisa Cisal. «Si tratta di una storia che va avanti ormai da tempo», evidenziano, «vedremo adesso come risponderà l'azienda».
|
|||||||||||
www.filtabruzzomolise.it ~ cgil@filtabruzzomolise.it |
|
|||
Federazione Italiana Lavoratori Trasporti CGIL AbruzzoMolise - Via Benedetto Croce 108 - 65126 PESCARA - Cod. Fisc.: 91016710682 - mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
|