FOSSACESIA «Perché? Signore, fammi capire perché. Prima papà, ora Fabio. Non ce la posso fare». È lo strazio del gemello Luca, in ginocchio accanto allo scooter del fratello appena deceduto, a dare la misura della tragedia che colpisce ancora una volta la famiglia Pasquini di Treglio. Sette anni fa il papà Franco fu colpito a morte durante una battuta di caccia. Ieri, sulla Statale 16, ha perso la vita il figlio Fabio, 31 anni, padre di una bimba di 4 anni, dipendente della Sangritana e giocatore di basket. Ieri mattina Pasquini stava raggiungendo famiglia e amici al mare, allo stabilimento "Il Corallino" sul lungomare Le Morge, a Torino di Sangro. In sella al suo scooter Yamaha T-Max, in costume e infradito, percorreva la Statale 16 nel territorio di Fossacesia. Intorno alle 9.15, all'altezza di Fosso Palazzo, la tragedia. Dal senso opposto di marcia una Fiat Tipo ha svoltato a sinistra, verso una proprietà privata. Il 31enne ha avvertito il pericolo, come dimostra la frenata di 10 metri sull'asfalto, ma non è riuscito ad evitare l'urto. Lo scooter ha preso la fiancata destra dell'auto e poi è schizzato sulla corsia opposta, finendo contro il guardrail e contro il muso di un camper con a bordo una famiglia di turisti di Macerata, che seguiva la Fiat Tipo. Pasquini è stato sbalzato dalla sella ed è ricaduto violentemente sull'asfalto. I soccorsi sono scattati subito, ma il giovane papà è morto sul colpo. Il 118 ha inviato anche l'elisoccorso, ma il velivolo è tornato indietro, senza atterrare. Sul posto, per i rilievi, la polizia stradale di Lanciano, mentre polizia locale e carabinieri deviavano il traffico. Alla base dello schianto, come ricostruito dalla Polstrada diretta dal comandante Renato Menna, c'è la mancata precedenza da parte del conducente della Fiat Stilo. F.R., 62 anni, di Fossacesia, sarà indagato per omicidio stradale. «Avevo messo la freccia per girare, di fronte non veniva nessuno», ha raccontato agli agenti l'uomo, negativo all'alcol test, «poi lo scooter mi è piombato addosso». I due mezzi sono stati sequestrati. Gli accertamenti serviranno a ricostruire anche la velocità a cui andava lo scooter (il limite in quel tratto è di 50 chilometri orari). Al termine dei rilievi la salma è stata riconsegnata alla famiglia, come disposto dal pm Francesco Carusi, che ha ritenuto di non far eseguire neanche l'ispezione cadaverica. Pasquini abitava a Castel Frentano con la moglie Katia e la figlioletta Perla. Ma era cresciuto a Treglio, dove risiedono la madre Mariagrazia e i fratelli Dario e Luca. Lavorava come manovratore in Sangritana, la stessa azienda del padre Franco, morto nel 2013 in un incidente di caccia. Fabio era cestista, attualmente capitano dell'Intrepida di Ortona. Il funerale si terrà domani, alle 10.30, a Treglio. In paese sarà giorno di lutto.