LORETO APRUTINO Il corpo sull'asfalto, a poca distanza dalla moto, una Suzuki. È stato trovato così, dai soccorritori, Mauro Di Dante, 57 anni da compiere a novembre, l'uomo di Montesilvano che ieri ha perso la vita in un incidente stradale a Loreto Aprutino, in contrada Galliano. È successo sulla strada 151, all'altezza dell'intersezione con la strada provinciale che porta a Santa Maria in Piano. E per l'uomo non c'è stato niente da fare. Quando la segnalazione dello schianto tra la moto e un'auto è arrivata alla centrale del 118 di Pescara, sulla 151 è stato inviato un equipaggio da Penne ma ogni tentativo di strappare quell'uomo alla morte è risultato vano. Ai carabinieri della compagnia di Montesilvano, invece, il compito di ricostruire l'accaduto, dopo i rilievi sullo scontro tra la moto condotta dal 56enne di Montesilvano, che era un autista della Tua, e una Opel Adam condotta da una 22enne di Loreto, che sarebbe rimasta pressoché illesa, dopo l'urto, e ha raggiunto l'ospedale in serata per un controllo. Da capire provenienza e direzione dei due mezzi e punto dell'impatto, per arrivare a ricostruire la dinamica precisa e anche le responsabilità del tragico incidente costato la vita a Di Dante. Da questo punto di vista sarà importante il racconto della conducente della Opel e quello di eventuali testimoni che potrebbero aver assistito all'incidente. L'attività degli uomini dell'Arma è andata avanti fino a tardi, mentre la circolazione dei mezzi proseguiva sulla 151, a circa un chilometro e mezzo di distanza dal paese. In quel punto la strada è ampia e ieri sera ci si interrogava su come sia stato possibile che i due mezzi si siano scontrati. La notizie della morte di Di Dante ha gettato nello sconforto Patrizio Gobeo, segretario generale della Filt Cgil di Pescara. Di Dante era un suo iscritto, i contatti tra i due erano «quotidiani», e l'ultima volta si sono sentiti ieri, all'ora di pranzo. «Era una persona a modo, educata e garbata che dosava sempre le parole. Posso dire una gran brava persona e di recente ci siamo confrontati anche sul periodo particolare che sta attraversando il settore dei trasporti». Gobeo è rimasto senza parole, dopo aver saputo dell'incidente mortale. «È il secondo collega», ha riflettuto, «che muore in un incidente stradale».All'inizio di dicembre del 2015 ha perso la vita Roberto Gagliardone, 47 anni di Alanno, che alle 4,35 stava andando a lavorare a Pescara, con la sua Lancia Lybra, all'allora Gtm. Avrebbe dovuto cominciare alle 4,50 sulla linea del 38 ma l'auto si è schiantata contro una Suzuki Alto che ha imboccato contromano l'Asse attrezzato. Morirono entrambi i conducenti.