Un terribile schianto lungo la A24, tra un'Audi A6 e un mezzo di manutenzione dell'autostrada che procedeva lentamente sulla corsia di emergenza. Nell'incidente, avvenuto nella tarda mattinata di venerdì, ha perso la vita Francesco Di Cosimo, 42 anni, originario di Ripi, in provincia di Frosinone e residente a Pescara. E' il marito di Giulia Baldassarre, imprenditrice nel campo della sanità e figlia di Concetta Petruzzi, proprietaria di Villa Serena. Di Cosimo lascia la moglie e due figli, un bambino di 4 anni e una bambina di 7. Francesco Di Cosimo stava tornando a casa da Roma quando, per cause che sono ancora in corso di accertamento, si è scontrato con il mezzo pesante impegnato nei lavori di sistemazione dell'autostrada. L'impatto è stato molto violento ed è stato difficile anche per i vigili del fuoco estrarre l'uomo dalle lamiere contorte dell'auto. Il traffico sull'autostrada è stato bloccato in tutte e due le direzioni per consentire innanzitutto l'intervento dell'elisoccorso e poi i rilievi dal parte della polizia autostradale.

Le condizioni di Di Cosimo sono apparse immediatamente molto gravi ed è stato trasportato in codice rosso al policlinico Gemelli di Roma. Ferito, in maniera più lieve, anche il conducente del mezzo che stava effettuando i lavori, condotto in codice giallo all'ospedale di Tivoli. Sia il camion che la vettura sono stati posti sotto sequestro per consentire ulteriori accertamenti.

La speranza che riuscisse a superare le conseguenze dell'incidente è stata coltivata fino alla fine, ma Di Cosimo è morto nella notte, nonostante le cure: troppo gravi le lesioni riportate nell'impatto. Imprenditore brillante e di grande visione, era impegnato con il padre nella gestione dell'azienda vinicola di famiglia, molto radicata sul territorio laziale, e stava lavorando per un importante rilancio del marchio a livello internazionale. I Di Cosimo sono molto conosciuti nel frusinate e tante sono state le persone che si sono strette ai familiari appena si è diffusa la notizia. Così come a Pescara, dove il giovane imprenditore lascia un vuoto incolmabile.