Ci si organizzi in vista della riapertura delle aziende, prevista per il 4 di maggio prossimo, e che deve essere accompagnata da un progetto specifico che le Regioni Abruzzo e Molise devono mettere in atto in tempi rapidi. E' quanto sollecita, in una nota, Alfredo Fegatelli, segretario generale Fiom Abruzzo e Molise, ai governatori Marco Marsilio e Donato Toma. Il Governo, - dice il sindacalista -, in maniera affrettata, potrebbe decidere di riavviare alcune attività anche prima e, per questi motivi, non si può perdere tempo. Occorre dialogare con il Governo per capire se esistono le reali condizioni di ripartenza, garantendo a tutti la massima sicurezza. Solo per fare un esempio, - scrive Fegatelli -, la riapertura della sola Sevel, nel territorio della Val di Sangro, vedrà il coinvolgimento di circa 12.000 lavoratori di cui circa il 60% utilizza i mezzi di trasporto pubblico. E' inimmaginabile pensare che ognuno, osservando le disposizioni anti Covid 19, utilizzi la propria auto per recarsi in fabbrica: nella sola azienda del Ducato sarebbero coinvolte per ogni turno circa 2.500 vetture con grosse difficoltà di parcheggio. Molti di questi lavoratori vengono poi dal vicino Molise ma anche dalla Puglia. Situazione analoga - evidenzia - sussiste per l'area industriale della Fca di Termoli. Proprio queste caratteristiche devono vedere le Regioni avere un ruolo centrale nella ripartenza, dialogando tra di loro. Ma è possibile assicurare un trasporto pubblico idoneo? Vanno assicurate le distanze e programmate attività di sanificazione dei pullman. Un riavvio che non tenga conto di tutte le variabili rischia di vanificare gli sforzi e i sacrifici fatti dalle nostre popolazioni a partire da chi in prima linea, nella sanità, sta combattendo per contrastare il virus.