Stop alle corse Sangritana per il crollo degli utenti: l'amministratore della società mette avanti i numeri per giustificare la sospensione delle corse sul versante Marsica e Valle Peligna. «Da lunedì 16 marzo a venerdì 28», dice Pasquale Di Nardo, amministratore della società di trasporti, «c'erano 23 prenotati sulle 189 corse andata e ritorno Avezzano-Roma con 9.450; mentre sulle 146 tra Sulmona-Roma con 7.300 posti erano solo 6. I pochi utenti prenotati, oltre al rimborso del biglietto, possono viaggiare coi treni. Pertanto, l'alternativa al bus c'è, a differenza dell'utenza aquilana priva di mobilità ferroviaria». Per Di Nardo, quindi, alla luce delle prenotazioni ridotte ai minimi per effetto del decreto governativo e della possibilità degli utenti di usare il treno, il servizio resta sospeso. Operazione bollata dal consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Mario Quaglieri. «Le motivazioni addotte dalla società», afferma Quaglieri, in sintonia col consigliere provinciale, Gianluca Alfonsi, «confermano che il problema è di ordine economico: poiché i pendolari marsicani sono pochi numeri, quindi non remunerativi, il servizio è stato soppresso. Inoltre, si indica che avrebbero, in alternativa il treno, dimenticando che gli orari previsti non consentono agli utenti che, è bene ricordare alla società, forze dell'ordine paganti e personale medico e paramedico che si recano a Roma rischiando in proprio per assolvere a funzioni fondamentali in questo momento emergenziale e non per piacere, di arrivare in tempo. Sangritana poteva integrare con qualche corsa il servizio di Trenitalia per consentire agli utenti di arrivare in tempo utile per il cambio ai colleghi. Da una società partecipata interamente da Tua, seppur gerente di linee commerciali, ci saremmo aspettati un'etica di servizio pubblico diversa».