La galleria San Silvestro tra Pescara e Francavilla al Mare è finalmente riaperta al traffico. Dalle ore 13 di ieri, una trentina di minuti prima dell'oraio previsto da Anas, auto e mezzi pesanti sono tornati a percorrere il tratto di tangenziale sud chiuso e sequestrato dal 22 novembre scorso, quando parte del rivestimento interno era crollato a causa delle infiltrazioni d'acqua. Durante un acquazzone, infatti, quel giorno un suv era stato investito da fango e detriti: il conducente ne era uscito illeso fortuitamente. Si trattava solo dell'inizio di un'odissea che gli automobilisti dei due Comuni e i pendolari di un'area ancora più vasta hanno dovuto affrontare quotidianamente per quasi otto mesi, mentre gli operai di Anas procedevano ai lavori di ripristino dell'infrastruttura. Con la riapertura di ieri, in piena stagione estiva, la circolazione metropolitana si è finalmente tolta un cappio asfissiante.

«Ce l'abbiamo fatta esulta il sindaco di Francavilla Luisa Russo, cogliendo l'occasione per levarsi qualche sassolino dalla scarpa . Sono stata ostinata e decisa nel perseguire la battaglia per una riapertura celere, benché i sindaci degli altri territori danneggiati e il presidente di Regione non abbiano voluto prendere posizione su una questione che ha messo in crisi la viabilità tra due province. Oggi, però, bisogna festeggiare: grazie ad Anas che, sebbene con qualche ritardo, ha ripristinato le condizioni di sicurezza e alla procura di Pescara che, una volta ultimati i lavori, ha proceduto al dissequestro in un batter di ciglia. Un grazie particolare ai miei concittadini per la pazienza e per avermi sostenuta anche quando sembrava che gli enti preposti non volessero ascoltare la mia voce. Da oggi sarà un'estate più serena».

I timori per un'estate segnata negativamente dalla parziale paralisi del traffico, in effetti erano alti. Col sopraggiungere della bella stagione, infatti, Francavilla moltiplica la sua popolazione. Con l'arrivo dei turisti, il traffico è aumentato ancor di più e la situazione era ormai esplosiva: nelle ore di punta, le auto rimanevano imbottigliate nel traffico per oltre 40 minuti tra nervose strombazzate di clacson e nuvole di smog. La problematica si ripercuoteva anche sulle attività commerciali, i cui clienti rinunciavano a raggiungere i negozi. I tir deviati lungo la strada Nazionale Adriatica, inoltre, in questi mesi hanno lasciato lunghe crepe sull'asfalto. Proseguono le indagini della procura di Pescara per accertare eventuali responsabilità del crollo di novembre. Quattro i nomi iscritti nel registro degli indagati per disastro colposo e sotto la lente di ingrandimento degli investigatori vi è l'azienda della Toto holding che aveva realizzato il tunnel inaugurato nel 2016.